C'è chi ha installato pannelli solari, chi ha ridotto i consumi d'acqua, limitato l'uso di fertilizzanti chimici, valorizzato il paesaggio o il patrimonio storico, artistico e culturale. Grazie a queste iniziative virtuose, dieci circoli e golf club di tutta Italia hanno ricevuto il riconoscimento "Impegnati nel verde" da parte della Federgolf, con il sostegno dell'Istituto per il credito sp talia, la sfida entra nel vivo ortivo.
Come ha spiegato il vicepresidente della Federgolf Antonio Bozzi durante la consegna dei premi all'Open d'Italia, "è fondamentale far capire ai circoli talia, la sfida entra nel vivo che non devono avere solo un bel campo, ma anche rispettare certi requisiti ambientali. E questo - ha aggiunto - è solo uno step intermedio per arrivare al certificato di rispetto dell'ambiente riconosciuto dalla Golf Environment Organization, un'associazione scozzese attiva in tutto il mondo che premia quei circoli capaci di affrontare il tema dell'eco-sostenibilità su scala totale".
Traguardo raggiunto dal Golf club Carimate, nel Comasco, che, come ha raccontato il presidente Giuseppe Crippa, "da 7-8 anni ha una cura particolare nell'impiego dei fitofarmaci utilizzati come diserbanti o per mantenere il prato".
"Oggi non c'è sviluppo senza sostenibilità - ha sottolineato il commissario dell'Istituto per il credito sportivo, Paolo D'Alessio - È un interesse non solo del golf, ma del Paese e del pianeta intero. Abbiamo già accompagnato la Federazione nell'aggiudicazione della Ryder Cup 2022 e adesso stiamo seguendo da vicino i circoli, accompagnandoli nella scelta degli investimenti più opportuni per la crescita del golf, prevista sulla scia di questa importante manifestazione internazionale".