Ecco Francesco Molinari, l'Italia del golf che atterra sul tetto del mondo, alla Ryder Cup. Per la prima volta a Parigi, il campione di Torino si è presentato ai giornalisti con tutto il suo pragmatismo: "tutto quello che ho fatto finora non conta. Vale soltanto quello che sarò capace di fare in quei 3 giorni". I tre giorni di Molinari "italiano a Parigi" sono venerdì, sabato e domenica, quando l'Europa dovrà respingere l'assalto degli Stati Uniti, che da 25 anni non la battono quando gioca in casa.
"E' bello essere tornato alla Ryder Cup - ha detto l'azzurro - ho lavorato duramente per ritrovare questi momenti. Io sono migliorato molto dall'ultima mia partecipazione in Ryder Cup nel 2012, e spero di dimostrarlo in questa settimana che sarà sicuramente eccezionale, sia per la gara stessa sia per i tantissimi spettatori previsti. Naturalmente non conta quello che ho fatto fino ad ora, ma solo ciò che sarò capace di produrre in quei tre giorni di gara". "In una Ryder Cup - ha continuato - non bisogna farsi condizionare troppo dal contorno, ma giocare punto per punto e pensare al proprio rendimento. Sicuramente il fatto di avere il pubblico di casa dalla nostra parte può essere un aiuto, ma quando si sta sul percorso si pensa solo a dare il massimo".
Le vittorie piovono sul campione azzurro, ormai numero 5 del mondo, ma per lui cambia poco: "la mia vita è cambiata soltanto perché gioco molto all'estero. E poi quando sei per strada e la gente ti fa i complimenti ti rendi conto di quanto sia grande quello che fai. Per fortuna però - ha aggiunto - ho una moglie e due figli che mi riportano sulla terra molto rapidamente". I major vinti passano, la Ryder è tutta un'altra sfida: "uno dei punti di forza del team europeo è sempre quello di farci sentire tutti uguali - spiega Francesco - Iniziamo tutti da zero punti e ognuno di noi deve conquistarne il più possibile. Qui non conta aver vinto un major o più di uno. Nella squadra ci sono 12 giocatori in grado di esprimere un grande golf. Probabilmente è il miglior team Europe in cui abbia mai giocato".