"Segnare un gol è certamente più facile che imbucare un putt. Il golf mi ha stregato, Woods e Johnson sono i miei idoli. Ma con il calcio non ho ancora detto basta. 'Se chiuderò la carriera al Lecce?'. Chi può dirlo. L'importante per adesso è che il salentini tornino in Serie B". Dai campi di calcio al green, Mirko Vucinic ha conosciuto il mondo del golf ai tempi della Roma. Ha iniziato per scherzo e non ha più smesso. "Nella Capitale mi divertivo a giocare soprattutto con Matteo Brighi e altri compagni. La scommessa era sempre la stessa: chi arrivava ultimo pagava da bere. Anche a Torino, sponda Juventus, mi dilettavo con Simone Pepe e Carlos Tevez. 'Le differenze con il calcio?'. Sul green giochi da solo e non puoi permetterti passi falsi. Mentre in un gruppo, quando commetti un errore, il tuo compagno può aiutarti e rimediare.
Nel golf non puoi mai perdere la concentrazione. E segnare una rete è certamente più facile che imbucare una pallina. Ho due idoli: Dustin Johnson (leader mondiale) e Tiger Woods. Il suo ritorno mi ha emozionato. Per il golf è davvero qualcosa di grandioso". Handicap "3,qualcosa", il suo colpo migliore è "l'approccio".
Grazie a una "wild-card" il 34enne attaccante della Nazionale montenegrina sta partecipando in questi giorni ai Campionati Internazionali d'Italia maschili in corso a Vernole in Puglia. Tesserato per l'Acaya GC, non sta brillando. "Sto andando male - ammette ridendo - ma non mollo". Il golf resta però una passione. Mentre il calcio il presente e il futuro.
Dopo l'esperienza ad Abu Dhabi, impreziosita da 28 reti in 29 partite tra le fila dell'Al-Jazira, Vucinic è alla ricerca di un club che possa proporgli un progetto nuovo e accattivante. "Non ho smesso - tiene a precisare il centravanti attualmente svincolato - e non ho intenzione di farlo". Arrivato in Italia nel 2000, il Lecce è la squadra del suo cuore. Quella che lo ha lanciato tra i grandi, permettendogli di vestire poi maglie importanti come quelle di Roma e Juventus, con cui ha vinto anche 3 scudetti. E proprio i salentini (allenati da Fabio Liverani), che marciano spediti verso la Serie B (sono primi con 60 punti - 7 di vantaggio da Trapani e Catania che hanno però una partita in meno - nel gruppo C della Serie C), potrebbero essere nel futuro di Vucinic. "Chi può dirlo. L'importante - spiega - è che il Lecce adesso torni ai livelli che merita". Sposato, due figli, Vucinic (bronzo agli europei di calcio Under 21 del 2006 in Portogallo) dopo l'esperienza araba è tornato a vivere in Salento. Per un ritorno sognato da tutta la tifoseria del Lecce. Un pensiero anche per Roma e Juventus. "Sono contento - sottolinea - siano approdate entrambe ai quarti di finale di Champions League. Se lo meritano. Per quel che riguarda il campionato credo invece che i bianconeri possano compiere l'ennesima impresa".