BRUXELLES - "Il nostro obiettivo è tornare al funzionamento normale di Schengen il prima possibile", così il commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos all'ANSA.
"La valutazione sulla Grecia è il primo passo di una processo in quattro fasi, che sarà perseguito in ogni fase successiva solo se sarà necessario - spiega -. L'attivazione dell'articolo 26 (che prevede la possibilità di controlli alle frontiere interne per uno o più Paesi fino ad un massimo di due anni, ndr) avverrà solo se il funzionamento complessivo dell'area Schengen senza controlli alle frontiere interne viene messo a rischio da serie e persistenti carenze. Non siamo ancora a questo punto".
"La Commissione si sta preparando a tutte le eventualità - evidenzia -. Ciò che è importante ora, è affrontare tutte le carenze e fare progressi in modo urgente. Per noi l'obiettivo è tornare al funzionamento normale di Schengen il prima possibile.
Ma per farlo dobbiamo gestire meglio le nostre frontiere esterne".
Rispondendo sulla nuova legge approvata in Danimarca, che prevede il prelievo di soldi e beni ai richiedenti asilo, Avramopoulos evidenzia: "E' importante assicurare un trattamento umano e dignitoso a chi cerca protezione in Europa. Non possiamo dimenticare che molte di queste persone sono vulnerabili, e che si sono lasciate tutto alle spalle per cercare un luogo sicuro".
"Stiamo ancora valutando la legge adottata - aggiunge -. E' importante notare che la Danimarca non è vincolata all'acquis di asilo Ue, eccetto che per il regolamento di Dublino ed il sistema Eurodac. Tuttavia è vincolata dalla convenzione di Ginevra e dalla Convenzione europea sui diritti umani".
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