ROMA - Cresce del 2,6% su base annua la nostra qualità certificata a tavola con l'Italia che, con 814 prodotti Food & Wine, consolida il suo primato mondiale e raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione. Un paniere che esprime il 10% del fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. A fornire la fotografia del buon stato di salute delle eccellenze agroalimentari nazionali è il 14/mo Rapporto sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp, Stg di Ismea e Qualivita.
Le Indicazioni Geografiche, ha detto il presidente dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - Ismea, Enrico Corali, "continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%". "Un risultato - ha commentato il presidente della Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti - che ci da' la spinta a proseguire su questa strada di garanzia della qualità della tavola italiana e di tutela dei consumatori che scelgono il cibo made in Italy certificato".
"Sono dati importanti - ha sottolineato il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero - perché ci dicono che la Dop protegge dalle crisi di mercato. Basti pensare al comparto lattiero-caseario dove i formaggi Dop e Igp vanno meglio rispetto alle altre voci del settore. Non è quindi vuota economia quando chiediamo qualità alle imprese, e questa scelta produttiva garantisce reddito. Prodotti e territorio - ha concluso il viceministro - sono un binomio vincente per l'Italia. Tutelare i nostri marchi a denominazione non è peraltro protezionismo ma un modo efficace di tutelare il livello qualitativo delle nostre produzioni, e questa forza nessuno ce la può portare via"