Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gimbe, senza Patto Salute a rischio 3,5 mld euro

Va siglato entro il 31 dicembre, ma strumento anacronistico

Redazione ANSA ROMA

Se le Regioni non sigleranno il Patto per la Salute entro il 31 dicembre sono a rischio 3,5 miliardi di euro di finanziamenti alla sanità. Lo ricorda Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, secondo cui comunque il Patto è ormai anacronistico.
    Il Patto per la Salute, ricorda Cartabellotta, è l'accordo finanziario e programmatico tra Governo e Regioni per la gestione del Servizio Sanitario Nazionale, la cui stipula costituisce quest'anno per la prima volta conditio sine qua non per garantire l'incremento di risorse per la sanità pubblica (2 miliardi nel 2020 e ulteriori 1,5 miliardi nel 2021). La scadenza per la stipula del Patto, fissata al 31 marzo 2019, è poi slittata al 31 dicembre. "Bisogna avere l'onestà intellettuale e politica di riconoscere - afferma - che il Patto per la Salute è uno strumento anacronistico per varie ragioni.
    Innanzitutto, l'arco temporale di riferimento (3 anni) è troppo breve; in secondo luogo, la sua durata reale è sempre inferiore a quanto programmato e l'obiettivo di rinnovarlo ogni tre anni viene spesso disatteso per la scadenza dei mandati elettorali; infine, non essendo di fatto sottoposto ad alcun monitoraggio, finisce per avere un impatto sull'organizzazione dei servizi sanitari sostanzialmente nullo sulla salute delle persone, perché la maggior parte delle misure concordate rimangono inattuate". L'analisi della Fondazione dimostra che Governo e Regioni hanno bruciato quasi 11 mesi. Per questo, continua il presidente, occorre siglare al più presto e senza ulteriori indugi il Patto, ma anche modificare l'orizzonte temporale del Patto per la Salute 2019-2021 in 2020-2022, allineandolo a quello della Legge di Bilancio 2020, al fine di assegnare anche le risorse per il 2022. Infine serve avviare una riflessione costruttiva sulla necessità di una profonda revisione del Patto.
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA