(ANSA) - AOSTA, 16 NOV - "L'indice Rt resta stabile intorno
all'1.5, la situazione non è buona, i numeri devono
stabilizzarsi per poter vedere l'inizio della discesa". Luca
Montagnani, coordinatore sanitario dell'Unità di crisi per
l'emergenza Covid in Valle d'Aosta, continua a professare
prudenza. D'altronde i numeri parlano da soli: 107 morti in 26
giorni (media di 4,1 al giorno), altri 99 contagiati in 24 ore,
quattro pazienti in più in terapia intensiva. Da registrare
anche 125 guariti (il totale sale a 2.826).
La regione alpina si conferma al vertice della classifica
nazionale per numero di decessi (34,2 su 100.000 abitanti negli
ultimi sette giorni). "In questa fase - spiega Luca Montagnani,
coordinatore sanitario dell'Unità di crisi - ci sono stati molti
più casi postivi e quindi molti più decessi". Secondo i dati
elaborati da Paolo Spada, chirurgo vascolare all'Humanitas
Research Hospital di Milano (fonte Ministero della Salute), la
Valle d'Aosta è anche la regione con il maggior numero di casi
positivi ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni (884),
con il maggior numero di ricoverati ogni 100.000 abitanti (118)
e con il maggior numero di pazienti in terapia intensiva ogni
100.000 abitanti (9,5). Tra i contagiati c'è anche l'assessore
regionale Jean-Pierre Guichardaz mentre i suoi colleghi e il
presidente della Regione, Erik lavevaz, sono risultati negativi.
Un quadro complesso, che richiede nuovi interventi per arginare
la diffusione del virus. Sul fronte sanitario la Giunta
regionale - "in via eccezionale e in relazione al perdurare
dell'emergenza Covid" - ha autorizzato le Unité des Communes al
reclutamento in deroga ai requisiti ordinari di personale da
destinare all'assistenza socio assistenziale nelle
microcomunità, in particolare per quanto riguarda la
sostituzione degli operatori nelle strutture che ospitano gli
anziani. "La finalità del provvedimento - spiega l'Assessore
alla sanità, Roberto Barmasse - è garantire la continuità
dell'assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al
personale di operare al minor rischio possibile, in particolare
qualora le strutture socio-assistenziali per anziani debbano
procedere alla sostituzione di personale assente a vario titolo
o dimesso". (ANSA).