Il 74% dei pazienti con malattie reumatiche reputa scarsa la propria qualità di vita e tantissimi hanno difficoltà nell'assunzione delle terapie. Questo quanto emerge da un'indagine promossa da Anmar Onlus (Associazione nazionale malati reumatici) e realizzata dal centro di ricerca EngageMinds Hub, che ha elaborato 364 questionari compilati da malati reumatici e 182 redatti da reumatologi. Il report evidenzia che le malattie reumatiche incidono in modo determinante sugli aspetti psicologici del paziente: influenzando fortemente alcuni ambiti della qualità di vita legati specificamente a depressione (per il 93% del campione) e ansia (per l'84%). Inoltre la quasi totalità dei pazienti riscontra difficoltà nell'assunzione delle terapie con una maggiore incidenza che riguarda coloro che sono affetti da artrite psoriasica rispetto a malati di artrite reumatoide.
La soddisfazione verso l'assistenza ricevuta è pari al 60% con riscontro maggiormente positivo da parte dei pazienti affetti da artrite reumatoide, mentre tra i reumatologi e' il 74% a reputare che i pazienti siano soddisfatti. "Le malattie reumatiche non sono ancora percepite come fortemente invalidanti e un altro pregiudizio le vuole, invece, tipiche di un'età matura - commenta Silvia Tonolo, Presidente Nazionale Anmar- eppure colpiscono anche persone in età giovanile e possono essere fortemente invalidanti per tutte le fasce di età compromettendo anche lo stato psicologico". "Il report- aggiunge- finalmente chiarisce in modo scientifico questo aspetto mettendo inoltre in relazione come la mancata considerazione da parte del reumatologo del paziente nella sua interezza incida in modo preponderante sull'aderenza alle cure la cui percentuale è solo del 40%". "Nel prossimo anno la collaborazione con Anmar sarà sempre più stretta e verterà anche sull'approfondimento delle problematiche regionali"aggiunge Mauro Galeazzi, presidente Sir (Società italiana di reumatologia). (ANSA)