Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vaccino anti influenza, il virus muta anche nelle uova usate per la produzione

Il fenomeno limita l'efficacia, ma la protezione resta

Redazione ANSA ROMA

La limitata efficacia del vaccino per l'influenza, che ad esempio lo scorso anno si è fermata al 43% per il ceppo predominante H3N2, potrebbe essere dovuta a delle mutazioni causate dal metodo di produzione, in cui i virus vengono fatti crescere nelle uova. Lo affermano due studi pubblicati dalla rivista Pnas e da Plos Pathogens.
    I vaccini antinfluenzali vengono realizzati con le proteine del rivestimento esterno del virus purificate, che una volta iniettate stimolano una risposta immunitaria. Nello studio su Pnas i ricercatori della University of Pennsylvania hanno analizzato una mutazione emersa nel virus A H3N2 nel 2014, che ha portato alla creazione di uno zucchero sulla superficie esterna. Nel vaccino per la stagione 2016-2017 lo zucchero, che aiuta l'agente patogeno ad eludere il sistema immunitario, è però sparito, perchè la molecola impedisce la crescita nelle uova, e quindi i virus l'hanno eliminata per adattarsi al nuovo ambiente. La ricerca su Plos, dello Scripps Research Institute californiano, ha dimostrato invece che durante la crescita delle uova si crea anche un'altra mutazione, proprio nella zona più importante per il riconoscimento da parte del sistema immunitario. Anche se la protezione risulta parziale, sottolineano i ricercatori, il vaccino ha comunque salvato 40mila vite solo negli Usa lo scorso anno. "I nostri dati suggeriscono che dobbiamo investire in nuove tecnologie che non prevedano l'uso di uova - afferma Scott Hensley, autore principale del primo studio -. Allo stesso tempo tutti dovrebbero continuare a fare il vaccino annuale, perchè una protezione parziale contro l'H3N2 è meglio di nessuna protezione, e perchè contro gli altri ceppi, come l'H1N1 e il B, la protezione sarà invece eccellente".(ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA