Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tumore prostata, arriva 'fusion biopsy'i con immagini potenziate 3d

Redazione ANSA NAPOLI

Ecografi tridimensionali e software che simulano, ricostruiscono e registrano il percorso dell'ago all'interno della prostata. Così è possibile prendere di mira in modo efficace le zone evidenziate come sospette dalla risonanza magnetica, trasferendo in pratica le informazioni della risonanza sull'immagine ecografica tridimensionale. È questa la "fusion biopsy", o biopsia con fusione, una nuova tecnica che consente di affinare la diagnosi del tumore alla prostata dando la possibilità di intervenire in modo più preciso ed efficace.
    Se n'è è parlato in un workshop all'interno dei lavori del 90° Congresso della Società Italiana di Urologia (Siu)a Napoli. Si tratta di un passaggio fondamentale- spiegano gli urologi- perché il tumore della prostata è la neoplasia più frequente negli uomini, la cui incidenza aumenta progressivamente con l'età. Ogni anno sono circa 34mila i nuovi casi. "Il problema maggiore in tema di diagnosi - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu- è che la qualità e la precisione delle attuali biopsie prostatiche non è ottimale. Per 'biopsiare' in modo preciso bisogna vedere la lesione e l'urologo per vedere dove inserire l'ago della biopsia usa un'immagine ecografica che non distingue quasi mai tra tessuto sano e tumore. La biopsia della prostata viene quindi eseguita con prelievi random in tutto l'organo. In alcuni casi si rischia di non prelevare il tessuto tumorale e ciò comporta la necessità, spesso, di ripetere le biopsie se il sospetto clinico permane".A questo problema si sta ovviando con ecografi tridimensionali e software appositi che simulano, ricostruiscono e registrano il percorso dell'ago all'interno della prostata, appunto la cosiddetta 'fusion biopsy'. La Biopsia Fusion è già disponibile in moltissimi centri italiani. Inoltre, molti specialisti e diverse cliniche noleggiano la macchina. "Ma bisogna evitare gli sprechi- conclude Mirone- questa metodica andrebbe utilizzata in pazienti che devono ripetere la biopsia a seguito di un sospetto clinico che persiste dopo un esame negativo".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA