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Tumori: sperimentata nuova cura per quelli non operabili

Altamente precisa, fotografa ciò che avviene durante trattamento

Redazione ANSA PISA

(ANSA) - PISA, 20 DIC - E' stato testato per la prima volta su un paziente l'innovativo sistema di imaging Inside ("Innovative Solution for Dosimetry in Hadrontherapy") sviluppato per rendere ancora più efficace l'adroterapia, la terapia oncologica che cura i tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale con fasci di protoni e ioni carbonio generati da acceleratori di particelle. Lo rende noto l'ateneo pisano. Il sistema, si legge in una nota, è "frutto di una ricerca coordinata dall'Università di Pisa in collaborazione con gli atenei di Torino e Roma La Sapienza, Politecnico di Bari, l'Infn e, per la fase sperimentale, con il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia dove si è svolto il test sul paziente. Inside è un sistema di monitoraggio basato sulla tecnologia dei rivelatori, capace di fotografare ciò che avviene nel paziente durante il trattamento. Questa tecnica di altissima precisione consente di minimizzare il danno prodotto ai tessuti sani circostanti e misura con un brevissimo scarto temporale la profondità di penetrazione nel tessuto dei fasci di particelle cariche durante il trattamento, verificando che sia in accordo con il valore desiderato.
    Nel dettaglio il progetto ha realizzato un sistema di imaging bi-modale, con uno scanner per la Pet e un tracciatore di particelle cariche in grado di funzionare durante l'erogazione del fascio di trattamento di tumori del distretto testa-collo.
    "L'impiego clinico di Inside - sottolinea Maria Giuseppina Bisogni, dell'Università di Pisa - potrà permettere la verifica in tempo reale della qualità dei trattamenti in adroterapia, aumentandone così la sicurezza e l'efficacia". "Questa tecnologia - aggiunge Piergiorgio Cerello dell'Infn di Torino - è un eccellente esempio di integrazione tra rivelatori per il medical imaging, sviluppati per la diagnostica, e l'adroterapia, nata dalla fisica degli acceleratori". Il sistema, conclude Mario Ciocca, responsabile Fisica Medica del Cnao di Pavia - è un sistema affidabile, accurato e non invasivo nel verificare in tempo reale sui nostri pazienti la corrispondenza tra la dose pianificata e quella effettivamente erogata. E' un salto in avanti in termini di sicurezza e qualità dei trattamenti con adroterapia".
   

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