ROMA - Cistite, secchezza vaginale, difficoltà ad avere rapporti sessuali. Sono 'piccoli' ma frequenti disturbi, troppo spesso trascurati e taciuti, che interessano una donna su dieci. Per migliorare la comunicazione tra medici e pazienti su questo problema, che incide molto sulla qualità di vita delle donne con tumore, gli oncologi e i ginecologi lanciano la campagna nazionale "FemiLift, per la qualità della vita della paziente oncologica", presentata oggi al ministero della Salute.
Sono stati ben 50.200 i nuovi casi di cancro del seno nel 2016, 8.200 all'utero e 5.200 dell'ovaio. Ma, a fronte di questi numeri, solo il 10% delle donne parla con il proprio medico degli effetti collaterali di ormonoterapia, chemioterapia e radioterapia. E spesso sono anche i clinici a non chiedere informazioni.
Il 70% delle donne che hanno avuto un tumore al seno e tutte quelle operate di tumore alle ovaie va incontro infatti ad atrofia vaginale, dovuta alla menopausa indotta dalla mancanza di ormoni. E' "un disturbo - spiega Francesco Cognetti, direttore Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro - che può avere un impatto negativo sulla qualità di vita: i rapporti sessuali diventano impossibili e le difficoltà nella minzione compromettono le relazioni sociali".
La maggior parte delle donne, per pudore o scarsa conoscenza, non ne parla con il medico. Ma esistono trattamenti risolutivi. Le uniche terapie finora disponibili erano i trattamenti ormonali, non utilizzabili però da donne che hanno avuto un tumore per l'alto rischio di favorire una recidiva, e da gel lubrificanti, che però hanno un'efficacia solo a breve termine. Oggi sono invece disponibili anche laser.
"E' un'opzione efficace perché agiscono stimolando direttamente il collagene - spiega Paolo Scollo, direttore Ginecologia dell'Ospedale Cannizzaro di Catania e past president della Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (Sigo) - che riacquista la capacità di produrre muco e la vagina torna all'elasticità originaria". Dal punto di vista psicologico, conclude l'esperto, "un vero e proprio ritorno alla vita".