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Il tumore ovarico un killer silenzioso, 5.200 nuovi casi nel 2016

Otto maggio la quinta Giornata Mondiale sulle cure

Redazione ANSA ROMA

 Promossa da 107 associazioni di 31 Paesi, l'8 maggio sarà la quinta Giornata Mondiale del tumore ovarico con l'obiettivo di far conoscere la neoplasia ginecologica femminile con la peggiore prognosi. In Italia colpisce oltre 5.200 donne l'anno e ne uccide 3.200. Il 5 maggio, Bologna anticipa la Giornata con un convegno a cura di Loto Onlus a cui prenderanno parte oncologi ed esperti per fare il punto sulle nuove prospettive di cura. Secondo i dati, più di 42 mila italiane convivono attualmente con un tumore dell'ovaio.Una malattia subdola, di cui non si parla abbastanza: è la malattia tumorale femminile meno conosciuta e più sottostimata, ma anche la più letale. Ogni anno in tutto il mondo colpisce 250 mila donne e ne uccide 140 mila.

    La rassegna nazionale dedicata a questa patologia mette in evidenza che solo il 45% delle donne colpite sopravvive nei primi 5 anni dalla diagnosi. Sia perchè il tumore ovarico nel 75% dei casi viene diagnosticato quando è già in stadio avanzato, sia perchè non esistono strumenti di prevenzione. Con la mutazione dei geni BRCA, che si riscontra nel 15% circa delle pazienti, il rischio di sviluppare il tumore ovarico e' del 39-46% con una mutazione BRCA1 e del 10-27% con una mutazione BRCA2, rispetto all'1,8% della popolazione generale.
    Nel 2015 è nata la prima 'rete' italiana che consente alle donne di accedere al test molecolare per i geni BRCA - la cui mutazione, come nel caso dell'attrice Angelina Jolie, puo' aumentare il rischio di tumore ovarico fino al 40% - in tempi rapidi e con la garanzia di un risultato in tre settimane. Il nuovo servizio e' sviluppato dal Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e supportato da AstraZeneca.
    Il primo servizio nazionale che permette di accedere al test molecolare BRCA in tempi brevi si basa su una piattaforma online che consente agli oncologi italiani di ottenere l'esito con un risparmio di tempo di circa 5-8 mesi e facilitando l'eventuale terapia personalizzata con i nuovi farmaci target.
    L'accesso al test sara' garantito a tutte le donne a rischio sull'intero territorio nazionale.
   

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