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Vaccini, corsa per la scadenza. Certificati a scuola entro 10 marzo

I bambini che non hanno fatto i dieci obbligatori, saranno esclusi dalla scuola dell'infanzia

Redazione ANSA ROMA

E' corsa in vista della scadenza del 10 marzo, quando bisognerà presentare alle scuole la certificazione definitiva che attesta l'avvenuta vaccinazione dei bambini per i 10 vaccini obbligatori previsti dalla legge, pena l'esclusione dalla scuola dell'infanzia: a meno di due mesi dal 'giorno X' i centri vaccinali sono presi d'assalto e non riescono a far fronte alla domanda, con "scene da terzo mondo" come denuncia Alessandro Di Battista del M5S. "Oggi, da padre che voleva vaccinare suo figlio ho assistito a una scena da terzo mondo", afferma su fb Di Battista in un video girato in un presidio per le vaccinazioni a Roma-Prati. Il presidio, scrive, "aperto per vaccinarsi senza prenotazione dalle 7.30 alle 11.30, in realtà non ti vaccina: non c'è personale. Ti devi prenotare e se lo fai oggi la prima vaccinazione è a luglio. Una situazione da terzo mondo e la Lorenzin si permette di attaccare i 5 Stelle". Che la situazione sia critica lo conferma anche il past president della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli: "I centri vaccinali sono in crisi, sovraffollati e sotto organico. Sono in tilt - spiega - per 3 concomitanze: l'ultimo Piano vaccinale che prevede nuove vaccinazioni consigliate, la legge sull'obbligo vaccinale a scuola ed i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati. Sono sotto pressione e molto spesso manca personale, ma questo aspetto attiene all'organizzazione delle Regioni". E mentre continua ad infuriare la polemica politica - con Matteo Salvini che conferma la volontà di cambiare la legge sull'obbligo vaccinale qualora andasse al governo ed il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che invita a tenere fuori la questione dalla campagna elettorale, accusando Salvini e Di Maio di mettere a rischio la salute dei cittadini - si fanno le prime stime sull'andamento delle vaccinazioni in vista di marzo. Ad oggi, sta aumentando il numero dei bimbi vaccinati ma resta l'incognita per 40mila piccoli: è questa la quota stimata di quelli che potrebbero risultare alla fine non vaccinati, per scelta dei genitori o anche per motivi legati alla salute, afferma Signorelli. Negli ultimi 5 anni, chiarisce, "si stima infatti che circa 120.000 bambini non siano stati vaccinati per l'esavalente. Già ad ottobre però, per effetto della legge sull'obbligo, il 30% di questi ha recuperato le vaccinazioni". Dunque, "i dati, per ora, sono positivi ed il nostro obiettivo è arrivare a 'recuperare' almeno i due terzi di questa quota di piccoli non immunizzati". Tuttavia, avverte l'esperto, "potrebbe rimanere uno 'zoccolo duro' di bambini non vaccinati: si stimano in circa un terzo della quota totale di non immunizzati". Ma cosa accade in caso di mancata certificazione entro il 10 marzo 2018? Il dirigente scolastico segnala la mancanza alla Asl, che a sua volta convoca i genitori. Se questi rifiuteranno ancora di vaccinare, incorreranno in una sanzione da 100 a 500 euro. I bambini non vaccinati (per motivi non imputabili alla loro salute o inefficienze dei centri) e che frequentano la scuola dell'infanzia (nidi e materne) saranno allora esclusi dal servizio educativo. Cambia invece la tempistica per il prossimo anno scolastico 2018-19, per il quale partono oggi le iscrizioni online. I nuovi iscritti avranno più mesi per vaccinarsi: ci sarà infatti tempo fino al 10 luglio (RPT 2018) 2018 per presentare la certificazione definitiva che provi l'avvenuta vaccinazione.

 
   

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