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G7: Agricoltura: Oxfam,troppi piccoli produttori alla fame

Rapporto denuncia inadeguatezza politiche mondiali di sostegno

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Un numero ancora troppo grande di piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo non riceve gli aiuti necessari per sfamare le proprie famiglie e per adattarsi all'impatto dei cambiamenti climatici. È l'allarme lanciato da Oxfam alla vigilia del G7 Agricoltura a Bergamo, con un rapporto che denuncia come resti ancora molto da fare per sostenere i piccoli agricoltori, soprattutto donne, che oggi rappresentano il 60% delle persone che soffrono la fame nel mondo.

Nonostante gli impegni assunti, sono ancora insufficienti gli stanziamenti da parte dei paesi donatori, a partire da quelli previsti dall'Accordo di Parigi, 100 miliardi l'anno fino al 2020. ''Al G7 agricoltura non possiamo dimenticarci della sopravvivenza di decine di milioni di persone vittime della fame in molti paesi del mondo - afferma Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia - che non hanno mezzi per resistere a siccità o eventi metereologici estremi, sempre più frequenti. I grandi donatori internazionali, non possono più rinviare scelte da cui dipende il futuro di gran parte del mondo più povero dove il settore agricolo è una fonte di sostentamento vitale per centinaia di migliaia di famiglie''. L'Italia, aggiunge Bacciotti, può giocare un ruolo chiave, a partire dall'aumento dei finanziamenti per lo sviluppo del settore agricolo di piccola scala dei paesi in via di sviluppo.

Secondo le attuali stime, per eliminare la fame entro il 2030, i paesi in via di sviluppo e i paesi donatori avranno bisogno di aggiungere alla loro spesa pubblica 11 miliardi di dollari l'anno. Mentre per l'adattamento ai cambiamenti climatici, i paesi a basso reddito potrebbero dover affrontare, entro il 2030, costi tra i 140 e i 300 miliardi di dollari l'anno. A oggi i finanziamenti multilaterali stanziati negli ultimi anni, ricorda Oxfam, ammontano a 345 milioni di dollari.

(ANSA).

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