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Riciclo oli lubrificanti usati, Italia prima in Europa

Ricicla oltre 95%, altri paesi sotto 70%

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 18 APR - C'è un settore dell'economia circolare nel quale l'Italia è prima in Europa: la raccolta e il riciclo degli oli lubrificanti usati. Nessuno, nel Vecchio Continente, avvia a rigenerazione (processo che consente di trasformare un rifiuto pericoloso proveniente dalle automobili e dalle industrie in una nuova base lubrificante) quantitativi di olio usato paragonabili al nostro.

Nel nostro Paese, già da alcuni anni, oltre il 95% degli oli usati raccolti vengono inviati a rigenerazione per la creazione di nuove basi lubrificanti. Altri Stati, invece, privilegiano ancora la strada della combustione per la creazione di energia termica: la Spagna rigenera il 68% degli oli, la Francia il 60%, la Germania il 50% e il Regno Unito solo il 14%.

Dal 1984 a oggi, la rigenerazione degli oli lubrificanti usati ha consentito all'Italia di risparmiare 3 miliardi di euro sulla bilancia petrolifera. Oltre il 25% dell'olio che permette ai motori e alle macchine utensili di funzionare è realizzato utilizzando una base rigenerata.

Il prossimo 24 aprile a Bruxelles, Paolo Tomasi e Franco Barbetti del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati - l'ente senza fine di lucro che gestisce questo settore in Italia dal 1984 - e Antonio Lazzarinetti di Viscolube - l'azienda italiana leader in Europa nella rigenerazione degli oli lubrificanti usati - sono stato invitati a presentare questa best practice tricolore davanti alla Commissione UE e al Vicepresidente Jyrki Katainen. (ANSA).

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