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Plastica nemico numero uno oceani, spedizione in Artide

Per studiare fenomeno, vi partecipa anche giornalista italiano

Redazione ANSA TORINO

TORINO - Una spedizione internazionale per studiare la presenza di rifiuti di plastica nel mare Artico, habitat estremamente delicato e fondamentale per l'equilibrio ecologico del Pianeta. La organizza il 5 Gyres Institute, che studia l'inquinamento da plastica, e tra i partecipanti c'è anche un giornalista italiano, il torinese Franco Borgogno, 50 anni. Avrà il compito di raccontare il lavoro svolto nelle due settimane della spedizione, che parte il 12 agosto da Kangerlussuaq (Groenlandia) e si conclude a Cambridge Bay (Canada).

Il fenomeno delle 'isole di plastica' che infestano gli oceani di tutto il mondo, in misura diversa ma comunque molto consistente, è stato scoperto meno di 15 anni fa e da allora è costantemente monitorato: si stima che nelle acque salate della Terra ci siano oltre 5.000 miliardi di pezzi per oltre 268mila tonnellate di peso. I rischi sono legati soprattutto all'ingresso della plastica nel ciclo alimentare e quindi biologico. 

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