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Rifiuti Roma: Galletti, situazione preoccupante

Si può uscire da emergenza, Raggi e Zingaretti usino legge

Redazione ANSA

ROMA - La questione dei rifiuti a Roma "è motivo di profonda preoccupazione. Nella Capitale d'Italia la situazione rifiuti si è fatta francamente preoccupante". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti rispondendo al question time alla Camera. "Già esistono - ha rilevato il ministro - gli strumenti di legge per uscire dall'emergenza. Chiedo al sindaco Raggi e al Presidente Zingaretti di usarli".

"Raggi e Zingaretti non devono farsi condizionare dalla nota contrapposizione ideologica su quella norma, che equivarrebbe a rassegnarsi a un'emergenza continua" ha sottolineato Galletti. Il ministro si riferisce all'articolo 35 dello Sblocca Italia che individua, nell'ambito della rete nazionale di termovalorizzatori, "la necessità per la Regione di dotarsi di un impianto da 210 mila tonnellate, oltre che di costruire impianti di trattamento necessari a rispondere a un fabbisogno residuo di compostaggio che ammonta a circa 500mila tonnellate all'anno, secondo il quadro ricognitivo della Regione sulle infrastrutture esistenti".


Galletti, mia disponibilità per l'immediato

Sindaco Raggi non la potrà pretendere quando sarà troppo tardi

ROMA - Sull'emergenza rifiuti a Roma "rinnovo la disponibilità al confronto e a fornire il supporto tecnico all'amministrazione della città: ma è una disponibilità per l'immediato, che il sindaco Raggi non potrà pretendere dal ministero quando sarà troppo tardi per rimediare". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti al question time alla Camera aggiungendo che "la programmazione a Roma non è più rinviabile: è un'urgenza di ordine ambientale e sociale, ma anche d'immagine per la Capitale d'Italia, che certo non merita di stare in queste condizioni".

Galletti,se c'è sindrome da autosufficienza prendo atto
'Non ho avuto nessuna interlocuzione con sindaco Raggi'

ROMA - "Passano le settimane ma non ho avuto nessuna interlocuzione con il sindaco" di Roma. Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti riferendosi a Virginia Raggi aggiungendo che "se c'è una sindrome da autosufficienza ne prendo atto". Parlando a margine del question time, il ministro ha spiegato che "sono settimane che continuo a dire queste cose", sull'emergenza rifiuti di Roma "e vedo che la situazione peggiora e la mia preoccupazione aumenta". Galletti ha aggiunto che "la settimana scorsa abbiamo fatto una riunione sulla qualità dell'aria e ma senza nessun rappresentante politico del Comune di Roma".

"Non c'è una programmazione, non c'è un piano né per l'emergenza né per una soluzione definitiva del problema - ha detto Galletti - Quando parliamo di Roma parliamo dell'immagine del Paese in tutto il mondo. Rinnovo l'invito al sindaco Raggi a venire al mio ministero a presentare le proprie soluzioni e a confrontarle con noi. Siamo arrivati al punto limite. Quando la situazione sarà più grave di quella che è oggi neanche il ministero potrà fare più niente. Non abbiamo la bacchetta magica. Oggi - ha osservato il ministro - è possibile intervenire e dare suggerimenti. Fra un po' ognuno si assumerà le proprie responsabilità".

 

Galletti, chiesto a Regione controllo impianti
Il Ministero dell'Ambiente "sta monitorando con grande attenzione" la situazione dei rifiuti di Roma "e ha provveduto proprio nelle ultime ore a richiedere alla Regione Lazio di voler eseguire, anche con il supporto dell'Arpa, i dovuti e necessari controlli sulla corretta operatività di tutti gli impianti a servizio di Roma Capitale, finalizzati oltre che all'efficacia del trattamento, anche alla qualità dei rifiuti in ingresso e uscita". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti al question time alla Camera sottolineando che "il conferimento in discarica non può essere più la soluzione. Così come non può rappresentare una risposta di sistema far viaggiare all'estero i rifiuti capitolini: perché ciò non contribuisce a garantire l'autosufficienza ed espone la Regione all'infrazione comunitaria".

 "Le competenze del ministero dell'Ambiente - ha proseguito Galletti - va chiarito, riguardano il rispetto della normativa comunitaria, la vigilanza sul ciclo integrato dei rifiuti e l'esercizio del potere regionale di pianificazione: non la realizzazione di una rete integrata e adeguata di impianti e il rilascio delle relative autorizzazioni, che spetta alla Regione, né la corretta gestione del servizio di raccolta, che riguarda Roma Capitale". Il ministro ha spiegato che "è dunque compito del Comune, anche tramite la sua società in-house Ama, avviare le diverse frazioni di rifiuto agli impianti autorizzati, nel rispetto dei principi di prossimità, economicità e sostenibilità ambientale, garantendo alle utenze un servizio adeguato e commisurato al sistema tariffario, che vede in Roma Capitale, costi specifici annui pro capite più elevati rispetto ai valori medi di altre

Regioni, come confermato dal Rapporto Rifiuti Ispra 2015. La situazione odierna, come è noto ormai a tutti gli italiani e anche purtroppo all'estero, è caratterizzata da una grave difficoltà in tutti i quartieri della città, con condizioni limite ampiamente documentate dagli organi d'informazione". Per Galletti, il problema dei rifiuti a Roma "è a monte e si protrae da tempo: è il deficit infrastrutturale di Roma e del Lazio nel ciclo dei rifiuti, che non può dirsi chiuso e che rende infatti necessario trovare altre soluzioni. Ed è evidente che il conferimento in discarica non possa essere più la soluzione. Così come non può rappresentare una risposta di sistema far viaggiare all'estero i rifiuti capitolini: perché ciò non contribuisce a garantire l'autosufficienza ed espone la Regione all'infrazione comunitaria". La programmazione a Roma "non è più rinviabile: è un'urgenza di ordine ambientale e sociale, ma anche d'immagine per la Capitale d'Italia, che certo non merita di stare in queste condizioni" ha concluso Galletti.

 






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