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Specie aliene aumentano da 200 anni, il 37% fra 1970-2014

Ricercatori, 585 nuove all'anno e fenomeno crescerà

Redazione ANSA ROMA

Il numero di specie aliene è costantemente aumentato durante gli ultimi 200 anni per tutti i gruppi di organismi e in tutti i continenti, e non c'è alcun segno di saturazione nè di rallentamento e dobbiamo quindi aspettarci ancora più invasioni nel prossimo futuro. E' la conclusione di uno studio condotto da un team di 45 ricercatori di tutto il mondo, tra i quali Piero Genovesi dell'Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale), che presiede il gruppo specialistico sulle specie invasive dell'Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), e rilanciato da Ispra e Legambiente.

Lo studio ha evidenziato che il 37% di tutte le introduzioni di specie aliene è avvenuto tra il 1970 e il 2014, confermando che è un fenomeno esploso in tempi recenti. Il tasso di invasioni è arrivato a 585 nuove specie per anno, cioè 1,5 nuove specie introdotte ogni giorno nel mondo. Dato sottostimato, poichè molti dati di introduzione non sono noti.

Genovesi, ricercatore di Ispra e coautore dello studio, spiega che "i risultati sono allarmanti perché solo per mammiferi e pesci si sono evidenziati segni di rallentamento dei tassi di introduzione, mentre per tutti gli altri gruppi tassonomici la crescita delle invasioni rimane elevatissima". I dati raccolti, aggiunge, "confermano l'urgenza di attivare misure di prevenzione e di risposta alle invasioni biologiche, come ha fatto l'Unione Europea con l'approvazione nel 2014 di un regolamento specifico che vieta il commercio delle specie invasive più dannose. Per rispondere a questa crescente minaccia abbiamo lanciato il progetto Life Asap, che ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza del pubblico su questa minaccia e ridurre gli attuali tassi di introduzione".

Il progetto Life Asap è coordinato da Ispra e ha come partner, Federparchi, Legambiente, Nemo srl, Regione Lazio (Direzione Ambiente e Sistemi Naturali), Unicity Srl e Università di Cagliari. L'Iniziativa è sostenuta anche dal cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dai Parchi Nazionali dell'Aspromonte, Appennino Lucano, Arcipelago Toscano e Gran Paradiso.

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