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Tra Ticino e Adda, la Forestale in bici per la biodiversità

Deligios (CFS), controlliamo territori altrimenti inaccessibili

Redazione ANSA

Pedalano lungo i fiumi Ticino e Adda per tutelare la biodiversità delle aree protette, e grazie alla "giusta velocità della bicicletta" riescono "ad osservare il territorio e a percepirne le problematiche". Sono le sentinelle del 'servizio ciclo montato di vigilanza ambientale' del Corpo Forestale dello Stato (CFS) che, come spiega all'ANSA Giorgio Deligios, Vice questore aggiunto CFS in Lombardia, colui che ha organizzato il progetto, "dal primo maggio 2016 in alcune province della regione eseguono il consueto controllo preventivo del territorio pedalando".

"Il servizio - spiega Deligios - viene svolto da una ventina di unità che utilizzano una flotta composta da dodici biciclette; operiamo nelle province di Varese, Lecco, Como, Bergamo e Milano tra il Ticino e l'Adda, dove il controllo delle aste fluviali è fondamentale anche per evitare il degrado ambientale dovuto all'abbandono dei territori".

Tutto nasce "facendo tesoro dell'esperienza maturata durante il semestre di Expo 2015 - specifica - quando un contingente, appositamente individuato ed equipaggiato con uniforme ad hoc, ha svolto attività di vigilanza con le bici. Nell'ambito del controllo delle aree protette - prosegue - il Comando Regionale del CFS in Lombardia ha poi avviato nel mese di maggio il servizio ciclo montato di vigilanza ambientale". La scelta della bici per il pattugliamento non è un caso perché "l'obiettivo - sottolinea - è controllare luoghi che con altri mezzi non riusciremmo a raggiungere, come boschi e argini dei fiumi". Poi ribadisce che "la velocità della bici è quella giusta, un passo che consente di osservare bene il territorio e percepirne le problematiche; la bici avvicina il cittadino, poiché vede in una polizia ciclo montata una pattuglia di prossimità con cui si può interagire più facilmente".

Deligios conclude pensando al prossimo futuro: "la possibile costruzione della VenTo, ciclovia di 679 km sull'asse Venezia Torino lungo il Po tra parchi e aree protette, mi auguro sia prodromica per la tutela del Po, permettendoci quindi di estendere il servizio di vigilanza ambientale in bicicletta anche lungo gli argini di questo importantissimo fiume".

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