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Galletti, mai tanti interventi per gli incendi in 10 anni

Cifra più alta da 2007. Gravissima recrudescenza episodi dolosi

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Una situazione ''eccezionale e complessa'': dal 10 al 17 luglio sono stati richiesti ''oltre un terzo degli interventi anti-incendio dall'inizio dell'anno; oltre 300 in una settimana e oltre 950 dall'inizio dell'anno. La cifra più alta dal 2007 a oggi''. Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in un'informativa in Aula alla Camera sugli incendi. Due i principali motivi - spiega - ''la forte siccità'' e ''la gravissima recrudescenza di episodi dolosi''.

''Di fronte a questo insopportabile crimine contro la natura e contro ognuno di noi - continua il ministro - stiamo mettendo in campo tutte le azioni e tutto il personale, esercito compreso, disponibile. Serve però anche una fortissima azione repressiva contro i piromani, per la quale oggi Forze dell'ordine e magistratura dispongono di una normativa più adeguata''.

"Difendere l'ambiente - osserva Galletti - mai come oggi, significa affermare la legalità". "Una cosa deve essere chiara a tutti - conclude - chi distrugge il bene più prezioso di tutti noi, chi mette a rischio la vita delle persone, per interessi criminali verrà assicurato alla giustizia".

"Un piromane può essere condannato a una pena di oltre 20 anni di reclusione. Una pena che io ritengo assolutamente adeguata, data la gravità del danno che quanti appiccano un incendio, specie se in un'area protetta, determina per la collettività", ha detto Galletti che ricorda la legge sugli ecoreati, "grazie proprio al lavoro del Parlamento", facendo presente che con questo provvedimento sono stati introdotti "strumenti attesi da decenni contro chi fa scempio dell'ambiente; tra le varie novità, il reato di 'disastro ambientale', la cui pena è la reclusione da 5 a 15 anni. In questa fattispecie - continua il ministro - può rientrare anche l'incendio boschivo. Con l'aggravante ambientale è, inoltre, possibile un inasprimento della pena da un terzo alla metà, quando il reato riguarda i delitti ambientali".

"In merito alle attività investigative per gli eventi del cratere vesuviano, sono in corso accertamenti tecnici" per "l'individuazione dei punti di insorgenza e al rilevamento di tracce organiche. Analoghe attività d'indagine si stanno svolgendo, in particolare, in Puglia, Toscana, Lazio, Basilicata e Calabria". In generale - osserva il ministro in un passaggio dell'informativa dedicato, tra l'altro anche ache al passaggio del Corpo Forestale nell'Arma dei Carabinieri - "nel settore del contrasto tutti i Reparti dell'Arma, dall'inizio dell'anno, hanno denunciato per il reato di incendio boschivo 366 persone, traendone in arresto 18".


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