Una Valutazione di impatto ambientale che riunisca in un unico atto tutte le autorizzazioni in materia ambientale necessarie per un'opera. E poi tempi certi per le procedure, definizione chiara delle competenze di Stato e Regioni, completa digitalizzazione degli atti. Sono le principali novità del decreto legislativo che riformerà la Valutazione di impatto ambientale (Via), recependo una direttiva europea. Le ha illustrate oggi alla Commissione Ambiente della Camera il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
Il ministro ha spiegato che si sta valutando anche di introdurre forme di partecipazione delle popolazioni locali alle verifiche. La riforma vuole abbreviare i tempi della Via, che oggi sono in media di 1 anno per la verifica di assoggettabilità alla valutazione e 3 anni per la procedura vera e propria: tempi lunghi dovuti soprattutto alla frammentazione delle competenze e delle norme. Il decreto riunirà in un unico testo tutte le normative, al momento sparse in vari provvedimenti. Al momento, ha spiegato Galletti, il valore delle opere soggette a Valutazione di impatto ambientale è complessivamente di 21 miliardi di euro.
La nuova Via dovrebbe essere approvata definitivamente dal Consiglio dei Ministri a metà maggio, dopo i pareri di Conferenza Stato-Regioni e Commissioni Ambiente delle due camere.