ROMA - Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti resta alla guida del dicastero di via Cristoforo Colombo. Da quasi tre anni ormai tiene in mano il pallino 'verde' del Paese. Nel suo palmares un posto di riguardo lo occupa l'accordo sul clima della Cop21 di Parigi, che per il nostro Paese porta il suo nome. Non meno importante l'aver avviato insieme con la Struttura di missione di Palazzo Chigi la lotta al dissesto idrogeologico.
Sotto la guida di Galletti tanti sono stati i provvedimenti messi a segno: per esempio l'approvazione degli ecoreati (introduzione di nuove fattispecie all'interno del codice penale) e la riforma delle Agenzie ambientali. In campo europeo, il pacchetto Ue clima e energia, la chiusura di non poche procedure di infrazione sui rifiuti tra bonifiche e discariche.
Il ministro può anche vantare di aver portato a compimento l'iter legislativo della cosìddetta 'Agenda verde', cioè il ddl Collegato ambientale che contempla una serie di norme su ampia parte dei settori. I provvedimenti all'orizzonte che attendono il lavoro di questi prossimi mesi sono, tra gli altri quelli lasciati in sospeso come il ddl sul consumo di suolo e il ddl acqua; due richiami all'Europa: i due pacchetti di misure su economia circolare e su ecodesign.
Infine, resta ancora aperta la partita legata alle rinnovabili e al mix energetico, pensando anche alla Strategia energetica nazionale.