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Primi lander italiani per analisi sostanze fondale marino

'Amerigo' e 'Ada N', realizzati da Cnr Ancona e Bologna

Redazione ANSA ANCONA

ANCONA - Si chiamano 'Amerigo' e 'Ada N.' i primi esempi italiani di lander automatici e autonomi usati per misurare i flussi di sostanze assorbite o rilasciate dal fondale marino. Realizzati dal Cnr-Irbim di Ancona e dal Cnr-Imm di Bologna e da Rse Milano possono essere utilizzati per valutazioni di impatto ambientale antropico in aree costiere e di mare profondo, come sversamenti di sostanze inquinanti, e per studi sui cambiamenti climatici.

'Amerigo' è un prototipo unico in Italia ed è in grado raggiungere il fondale marino fino a 6.000 metri di profondità, raccogliere campioni, effettuare misure e tornare in superficie senza l'ausilio di cavi o sommozzatori. 'Ada N' è più piccola e leggera. I nomi sono un omaggio a Guccini e a Ada Natali, la prima donna sindaco del dopoguerra, alla guida del piccolo Comune di Massa Fermana dal 1946 al 1959.'Amerigo' ha già partecipato al progetto europeo 'Perseus' in Adriatico per determinare i flussi di metalli pesanti inquinanti.

"Amerigo - spiega Federico Spagnoli del Cnr-Irbim, autore di un articolo sulla rivista scientifica Sensors sul funzionamento dei prototipi, insieme a Pierluigi Penna, Giordano Giuliani, Luca Masini e Valter Martinotti - è in grado di misurare la quantità di sostanze disciolte, rilasciate o assorbite dal fondale che possono essere utilizzate dai microrganismi marini come nutrienti (ammonio, nitriti, nitrati, fosfati e silicio). Oppure che possono essere presenti in forma di gas disciolti, quali ossigeno, anidride carbonica, acido solfidrico e metano, o come sostanze inquinanti, come metalli, idrocarburi, pesticidi o farmaci". Ha una struttura modulare e può ospitare strumenti diversi per misure e campionamenti del fondale e dell'acqua. 'Ada N.' viene usata fino a circa 200 metri di profondità, in genere per analizzare i rilasci di materiali inquinanti, come fanghi di dragaggio in aree portuali.

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