Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pesci contaminati da microsfere in prodotti cura pelle

Ricerca australiana, rischi per salute donne e bambini

Redazione ANSA SYDNEY
(ANSA) - SYDNEY, 17 AGO - Le microsfere contenute in alcuni prodotti di cura della pelle e in dentifrici, che finiscono a miliardi in corsi d'acqua, danneggiano l'ambiente e la fauna, mettendo in pericolo la catena alimentare umana. I pesci che le ingeriscono assorbono e rilasciano sostanze chimiche tossiche.

E' il risultato della ricerca dell'Università australiana Rmit(Royal Melbourne Institute of Technology), che dimostra per la prima volta come i pesci possono assorbire il contenuto inquinante delle microsfere.

Data l'importanza del pesce nella dieta, i ricercatori, guidati dallo scienziato ambientale Bradley Clarke della Scuola di scienze, ingegneria e salute dell'ateneo, affermano che i prodotti contenenti microsfere dovrebbero essere rimossi al più presto dal mercato. "Sappiamo che se si mangia del pesce, si rischia di ingerire qualsiasi sostanza inquinante che esso contiene", scrive Clarke sulla rivista Environmental Science and Technology.

Nello studio controllato in laboratorio, gli studiosi hanno 'caricato' microsfere estratte da popolari prodotti di pulizia della pelle con concentrazioni "ambientalmente rilevanti" dell'inquinante etere polibrominato bifenile (Pbde) e le hanno rilasciate in vasche di pesci. Hanno misurato che era stato assorbito dei tessuti dei pesci fino al 12,5% del Pbde, una sostanza che ha effetti gravemente dannosi sulla salute, come ritardo mentale nei bambini e danni ovarici alle donne.

"Il nostro prossimo passo è di determinare le implicazioni dei nostri risultati per la salute pubblica e misurare la quantità di inquinamento che entra dalle microsfere nella catena alimentare umana", scrive ancora Clarke.

Il governo australiano ha prescritto l'eliminazione graduale delle microsfere dai prodotti entro il 2018 e diverse grandi compagnie fra cui Unilever e L'Oreal si sono già impegnate in tal senso. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA