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Lo smog può far aumentare il rischio di obesità

In cavie esposte ad aria Pechino più colesterolo e diabete

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Non solo malattie respiratorie e cardiovascolari, dall'asma agli ictus al cancro ai polmoni: l'inquinamento dell'aria è un fattore di rischio anche per l'obesità infantile, così come per il diabete e per disfunzioni metaboliche. A stabilire il collegamento è uno studio pubblicato sul "Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology", condotto non sull'uomo ma sui ratti.

I ricercatori hanno preso due gruppi di cavie incinte: al primo hanno fatto respirare l'aria di Pechino, tra le più inquinate al mondo, mentre il secondo è stato collocato in un ambiente con aria filtrata. Al termine della gravidanza, i ratti esposti all'inquinamento avevano un peso significativamente maggiore rispetto a quelli tenuti in ambienti con aria pulita.

Anche i figli, già a otto settimane d'età, erano più corpulenti.

Non solo: stando alla ricerca condotta dalla Duke University, dopo soli 19 giorni di esposizione allo smog i polmoni e il fegato delle madri erano più pesanti e con una maggiore infiammazione dei tessuti rispetto alle cavie non esposte; il livello di colesterolo cattivo (LDL) era più alto del 50%, i trigliceridi del 47% e il colesterolo totale del 97%. Più elevata pure l'insulino-resistenza, un precursore del diabete di tipo 2. Risultati analoghi sono emersi anche per la prole.

"Se tradotti e verificati negli esseri umani - osservano gli studiosi - questi risultati supportano l'urgente necessità di ridurre l'inquinamento atmosferico, vista la crescente incidenza dell'obesità nel mondo altamente inquinato di oggi". (ANSA).

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