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In Paesi G20 l'elettricità più economica sarà verde nel 2030

Greenpeace, non ci sono scuse per non investire in rinnovabili

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - Entro il 2030 il solare e l'eolico saranno le forme di elettricità più economica in tutti i Paesi del G20. È quanto si legge in un rapporto commissionato da Greenpeace Germania all'università finlandese della tecnologia di Lappeenranta alla vigilia del G20 di Amburgo.

In circa la metà delle nazioni del G20, già dal 2015 le rinnovabili sono più convenienti, o hanno lo stesso costo, di fonti inquinanti come il carbone o rischiose come il nucleare, si legge nello studio che ha calcolato i costi di generazione elettrica nei 20 Stati dal 2015 al 2030.

In base ai dati, gli impianti eolici generano già la forma di elettricità più economica in gran parte dell'Europa, America del Sud, Usa, Cina e Australia. Complice un progressivo calo dei prezzi, tuttavia, il fotovoltaico da qui al 2030 diventerà meno costoso anche dell'eolico in diverse nazioni del G20.

"La protezione del clima diventa sempre più conveniente. Non possono esserci più scuse", afferma Tobias Austrup di Greenpeace. "Ogni Paese del G20 che investe ancora in centrali nucleari e a carbone spreca i propri soldi su una tecnologia che non sarà competitiva nei prossimi anni".

"Il G20 ha la responsabilità di inviare un segnale chiaro: accelerare la transizione verso l'energia pulita è la cosa giusta da fare non solo per il clima, ma anche per l'economia", evidenzia Austrup, secondo cui il dietrofront del presidente Usa Donald Trump sull'accordo di Parigi "è un cattivo affare".

(ANSA).

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