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Cina chiuderà 4.300 miniere di carbone in tre anni

Destinerà 4,5 mld dlr per ricollocamento 1 milione lavoratori

Redazione ANSA ROMA

Nel giro dei prossimi tre anni la Cina punta a chiudere 4.300 piccole miniere di carbone, riducendo la produzione annuale di 700 milioni di tonnellate. Lo riporta l'agenzia cinese Xinhua, secondo cui il governo destinerà 4,57 miliardi di dollari per sostenere la rioccupazione di un milione di lavoratori.

Negli ultimi 5 anni la Cina ha chiuso 7.250 miniere e ha ridotto la produzione di 560 milioni di tonnellate. Alla fine dello scorso anno nel Paese si contavano undicimila miniere operative, con una capacità produttiva di 5,7 miliardi di tonnellate. La domanda interna di carbone è diminuita del 2,9% nel 2014 e si stima che nel 2015 il calo sarà del 4%.

Stando ai dati rilasciati in settimana dalle autorità cinesi, nel 2015 la produzione di carbone è calata del 3,5%, mentre il suo uso nelle centrali elettriche si è ridotto del 2,8%.

L'import di carbone, per effetto del rallentamento dell'economia, è sceso del 30%, segnando il calo più basso mai registrato. In base a un'analisi di Bloomberg New Energy Finance, l'anno scorso le emissioni cinesi generate dall'uso del carbone per produrre elettricità sono probabilmente diminuite del 2%, evitando l'immissione in atmosfera di 144,9 milioni di tonnellate di CO2.

A dicembre il governo, per far fronte ai problemi di inquinamento dell'aria e agli impegni presi sul taglio della CO2, ha annunciato l'intenzione di ridurre del 60% le emissioni di inquinanti generate dal settore elettrico entro il 2020, attraverso l'efficientamento delle centrali a carbone. Nel frattempo il paese asiatico sta scommettendo sulle rinnovabili: nel 2015, sempre secondo Bloomberg, ha aumentato gli investimenti in energie pulite del 17%, portandoli a 110,5 miliardi di dollari.

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