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Anbi, a 12 mesi da alluvioni è deficit idrico

Associazione, Piano per potenziamento infrastrutture idrauliche

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Un anno fa le alluvioni, quest'anno il deficit idrico. Hanno cambiato faccia gli effetti del cambiamento climatico, a 12 mesi dall'eccezionale ondata di maltempo che colpì specialmente il Savonese in Liguria ed il Piemonte. In quest'ultima regione notevoli furono i danni per l'esondazione di alcuni fiumi (130 strade chiuse e 653 evacuati). Oggi quegli stessi fiumi hanno portate largamente inferiori allo scorso anno (il Tanaro, ad esempio, raggiunse i 337 metri cubi al secondo ed oggi registra mc/sec. 53,6). Ad evidenziarlo è il report settimanale dell'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, che ricorda come anche l'andamento del fiume Po sia ovunque sotto la media e con portate più che dimezzate rispetto allo scorso anno; i suoi bacini montani trattengono circa 851 milioni di metri cubi, cioè il 53% del volume massimo invasabile. Stesso trend per i principali corsi d'acqua dell'Emilia Romagna, così come sono in calo i fiumi veneti, ad eccezione del Piave.

Fra i grandi laghi fa eccezione la stabilità del Garda, mentre Lario, Iseo e Maggiore hanno livelli in decrescita.

Segnalano un deficit idrico rispetto ad un anno fa anche i fiumi della Toscana, nonostante il mese di ottobre abbia registrato +45% di giorni piovosi e +38% di pioggia caduta sulle principali città della regione; anche l'invaso del Bilancino a monte di Firenze, seppur in crescita, segna 920.000 metri cubi in meno rispetto ad un anno fa. Scendendo lungo la Penisola, non fanno eccezione i fiumi del Lazio, i cui livelli sono largamente inferiori rispetto al 2019, mentre si stabilizzano quelli dei laghi di Bracciano e Nemi. "Quanto registrato nel salernitano, dove violente piogge hanno danneggiato gli uliveti, è l'ennesima dimostrazione dell'estremizzazione degli eventi atmosferici, cui possiamo rispondere solo aumentando la resilienza dei territori attraverso il potenziamento delle infrastrutture idrauliche. Per questo, abbiamo trasmesso al Governo un Piano per l'efficientamento della rete idraulica, che prevede 858 progetti definitivi ed esecutivi, capaci di garantire oltre 21.000 posti di lavoro con un investimento complessivo di quasi 4 miliardi e 340 milioni di euro" , ricorda Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi). (ANSA).

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