Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I mammiferi hanno più chance di adattarsi al global warming

Studio, bene anche gli uccelli. Svantaggiati rettili e anfibi

Redazione ANSA ROMA

 ROMA - I mammiferi e gli uccelli, due classi di animali a sangue caldo, hanno le chance migliori di sopravvivere al cambiamento climatico, mentre i rettili e gli anfibi - a sangue freddo - sono più svantaggiati. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution.

I ricercatori, capitanati dall'università della Columbia britannica, hanno combinato i dati sulla distribuzione attuale degli animali con dati fossili e con informazioni filogenetiche su 11.465 specie. In questo modo hanno potuto ricostruire dove hanno vissuto gli animali negli ultimi 270 milioni di anni, e capire le temperature di cui hanno avuto bisogno per sopravvivere in determinate regioni del Pianeta.

"I mammiferi e gli uccelli sono in grado di ampliare i loro habitat, il che significa che si adattano e si spostano molto più facilmente", spiegano gli esperti, secondo cui "ciò potrebbe avere un impatto profondo sui tassi di estinzione e su come sarà il nostro mondo in futuro".

Il clima sulla Terra è cambiato in modo significativo nel corso dei millenni. Fino a 40 milioni di anni fa, ad esempio, il pianeta era abbastanza caldo e tropicale, rappresentando un posto ideale in cui vivere per molte specie. "Quando si è raffreddato, uccelli e mammiferi sono stati in grado di adattarsi a temperature più fredde e così hanno potuto muoversi in più regioni settentrionali e meridionali".

"Questo potrebbe spiegare perché vediamo così pochi rettili e anfibi nell'Antartide o anche in zone temperate", evidenziano i ricercatori. "È possibile che alla fine si adattino e possano trasferirsi in queste regioni, ma hanno bisogno di più tempo per cambiare".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA