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Australia, riscaldamento globale 'fatale' anche a 1,5 gradi

Studio, raddoppiano possibilità di ondate di calore estreme

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 16 MAG - Il riscaldamento globale potrebbe risultare "fatale" per alcuni delicati ecosistemi australiani, in primis per la Grande barriera corallina, anche con un aumento di temperatura contenuto entro un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali, l'obiettivo più ambizioso indicato dall'accordo sul clima di Parigi. Lo suggerisce uno studio dell'Università del New South Wales, pubblicato su Nature Climate Change.

Gli scienziati hanno preso in esame diversi eventi estremi verificatisi in Australia negli ultimi anni e hanno calcolato le probabilità che possano ripetersi ogni anno in diversi scenari, in particolare in un mondo caratterizzato da un aumento di temperatura di 1,5 gradi e di 2 gradi. I due target negoziati a Parigi. Ebbene, un'ondata di calore estrema del Mar dei Coralli, come quella che l'anno scorso ha devastato la Grande barriera corallina, avrebbe il doppio delle probabilità di ripetersi, rispetto alle condizioni attuali, con un aumento di un grado e mezzo e il triplo con un aumento di 2 gradi.

Oltre all'ondata di calore del 2016 del Mar dei Coralli, la maggiore mai registrata, lo studio ha preso in considerazione l'estate rovente del 2012/2013, le piogge torrenziali del Queensland del 2010 e la siccità australiana del 2006. Per tutti, tranne che per le piogge, l'aumento di temperatura globale di 1,5 o 2 gradi potrebbe tradursi in un'impennata nella frequenza di ondate di calore da record. (ANSA).

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