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Un 'vaccino psicologico' contro le bufale online

Psicologi, esporre a piccola dose di falsità crea anticorpi

Redazione ANSA
Contro le bufale che circolano online sul cambiamento climatico, un gruppo di psicologi sociali ha sperimentato un 'vaccino psicologico'. Così come in medicina il vaccino prevede di esporre i corpi a una versione indebolita del virus per stimolare la produzione di anticorpi, gli esperti hanno pensato di inoculare nelle menti piccole dosi di disinformazione per stimolare una resistenza alle notizie false.

In uno studio pubblicato sulla rivista Global Challenges, scienziati delle università di Cambridge, Yale e George Mason hanno informato un campione di persone sulle tattiche di distorsione della realtà, e poi hanno esposto le stesse persone a un piccolo quantitativo di 'fake news'. Obiettivo era fornire un "repertorio cognitivo" che avrebbe aiutato ad essere meno sensibili alle bufale.

"La disinformazione può essere contagiosa, può diffondersi e replicarsi come un virus", ha spiegato lo psicologo sociale Sander van der Linden, dell'ateneo di Cambridge. "Abbiamo voluto vedere se riuscivamo a creare un vaccino esponendo preventivamente la gente a una piccola dose del tipo di bufale in cui avrebbero potuto imbattersi. Un avvertimento che aiuta a preservare i fatti".

I ricercatori hanno scoperto che, quando presentate in modo consecutivo, le notizie false annullano quelle vere dalla mente delle persone, che tornano ad avere l'opinione da cui erano partite. Tuttavia il 'vaccino' - informazioni su tattiche distorsive seguite da alcune notizie false - ha dimostrato di funzionare: ha avuto l'effetto di mantenere le opinioni della gente più vicine alla realtà dei fatti.

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