ROMA - Al via il primo Atlante nazionale su come è cambiato il clima in Italia negli ultimi 50 anni. A presentarlo è il Crea, con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, in occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici. Attraverso mappe, grafici e tabelle, l'Atlante presenta elaborazioni climatiche stagionali e annuali dei trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010; in particolare per quest'ultimo periodo, punto di riferimento per il clima attuale, è illustrata anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche delle aree.
Si tratta di un utile strumento nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno ripercussioni sui settori dell'agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana.
I dati contenuti nell'Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio nazionale.
La scelta di analizzare un ampio arco di tempo deriva dal fatto che il clima non deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni meteo in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi meteorologici di quell'area.