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Clima: senza interventi caldo record 2015 sarà norma al 2030

Studio australiano, serve sostanziale riduzione delle emissioni

Redazione ANSA SYDNEY

Le temperature record raggiunte nel 2015 diventeranno la norma prima del 2030, a meno di ridurre sostanzialmente le emissioni di gas serra. Lo indica un nuovo studio dell'Australian National University, che usa una serie di proiezioni delle emissioni per determinare i tempi in cui le temperature globali di superficie del 2015 si potranno considerare "la nuova norma".

Secondo lo studio, guidato da Sophie Lewis del Climate Change Institute dell'ateneo, la maggior parte dei modelli di clima analizzati indica che entro un decennio il record dello scorso anno diventerà la media o sarà anche in media superato. E mentre il 2015 ha oltrepassato il 2014 come l'anno più caldo da quando iniziarono le rilevazioni nel 1880, vi sono già indicazioni che il 2016 sarà ancora più caldo.

Lo studio è stato pubblicato in coincidenza con la 22/a Conferenza Onu sul cambiamento climatico a Marrakech in Marocco, in cui leader nazionali e delegazioni sono riuniti per discutere l'attuazione dell'accordo sul clima raggiunto lo scorso anno a Parigi. L'accordo è entrato in vigore venerdì scorso dopo che 100 nazioni, ma non ancora l'Australia, lo hanno ratificato. A Parigi quasi 200 nazioni hanno concordato di mantenere gli aumenti di temperatura sotto i 2 gradi, con un obiettivo di 1,5 gradi. E il governo conservatore australiano dovrà affrontare dure critiche sull'adeguatezza dei suoi obiettivi di riduzione - tra il 26 e il 28% entro il 2030 delle emissioni rispetto al 2005 - e dovrà rispondere ai dubbi sull'affidabilità delle misure adottate per raggiungere tale obiettivo.

"Assistiamo a molte situazioni estreme, di calore e di vasti incendi, come parte del sistema climatico cui siamo esposti", scrive Lewis. "Prevediamo che le superfici terrestri si riscalderanno più presto degli oceani, e l'Australia ha vaste distese al suo interno che si possono riscaldare molto rapidamente. Prevediamo che le regioni polari si riscalderanno più rapidamente dei tropici, quindi l'Australia raggiungerà tali estremi prima del Nord America, dell'Asia e dell'Europa".

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