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Il suolo fonte di CO2 se continuerà a essere sfruttato così

Studio, entro un secolo non contrasterà più mutamenti clima

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 04 NOV - Se l'utilizzo del suolo continuerà ai ritmi attuali nel corso del prossimo secolo il terreno - che normalmente conserva la CO2 - non riuscirà più a contrastare l'effetto dei cambiamenti climatici, anzi. Diventerà una fonte "netta" di anidride carbonica. L'avvertimento arriva da uno studio pubblicato su Scientific Reports e condotto da ricercatori britannici, belgi e francesi.

Gli scienziati hanno stimato che un quarto del carbonio immagazzinato nel suolo in Francia - presa come caso studio - potrebbe essere rilasciato nell'atmosfera nei prossimi 100 anni.

Una prospettiva non incoraggiante visto che la presenza di anidride carbonica in atmosfera è uno dei fattori che più contribuisce al riscaldamento globale e quindi ai cambiamenti climatici. Il suolo attualmente assorbe CO2, processo che almeno in parte contrasta l'impatto dei mutamenti del clima provocati dalle attività umane.

Se, come previsto, la terra perderà una quantità significativa di carbonio, sarà in pericolo la sua capacità di produrre cibo o conservare l'acqua. Tutti elementi che, a catena, potrebbero portare a un aumento dell'erosione del suolo e dei danni prodotti dalle alluvioni. Soltanto una conversione di terreni a foreste o campi d'erba potrebbe aumentare la capacità del suolo di immagazzinare carbonio. Ma non sono eventualità previste, almeno non su larga scala, sottolineano gli scienziati, a causa della pressione sulle risorse della terra che deriva dall'espansione urbana e dalla produzione alimentare.(ANSA).

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