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Giornata delle api, WWF chiede sostegno a politiche Ue

"Farm to Fork e Biodiversità 2030 positive, attaccate da lobby"

Redazione ANSA ROMA

Si celebra oggi, 20 maggio, la Giornata Mondiale delle Api, istituita nel 2017 in ricordo della data di nascita dello sloveno Anton Jansa, pioniere dell'apicoltura. Per l'occasione il Wwf si mobilita per rilanciare la raccolta delle firme in difesa delle Strategie Ue "Farm to Fork" e "Biodiversità 2030" che fissano importanti obiettivi per la conservazione delle api e altri insetti impollinatori, come la riduzione del 50% dei pesticidi, la creazione di aree per la tutela della biodiversità nel 10% delle aree agricole e il 25% di superficie agricola certificata in biologico entro il 2030. "Due Strategie oggi sotto attacco da parte delle lobby dell'agrochimica - scrive il Wwf - che contestano la transizione ecologica voluta dalla Commissione Europea".

"L'impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla Natura per il benessere umano e per la nostra economia -, afferma Franco Ferroni, Responsabile Agricoltura & Biodiversità del Wwf Italia -. L'88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall'impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria, quasi l'80% richiede l'impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati.

Considerando le sole api selvatiche, si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie di animali, da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa" "É importante raggiungere l'obiettivo di 1 milione di firme per fare sentire in Europa la voce dei cittadini - conclude Ferroni - che chiedono norme più severe per l'uso dei pesticidi e l'eliminazione delle sostanze chimiche riconosciute dannose per le api e gli altri impollinatori, come i tristemente noti neonicotinoidi".

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