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Coronavirus: la Danimarca abbatterà 1 milione di visoni

Nuovi contagi registrati in 41 allevamenti

Redazione ANSA ROMA

La Danimarca abbatterà circa 1 milione di visoni dopo aver scoperto nuove infezioni da coronavirus tra gli animali negli allevamenti. Lo riferisce il Guardian. Il paese nordico è il più grande allevatore mondiale di questi piccoli mammiferi, la cui pelle è usata per realizzare cappotti e sciarpe. Nuovi casi sono stati registrati in 41 allevamenti e si ritiene che altri 20 siano stati colpiti, per un totale di un milione di visoni, ha dichiarato il ministro dell'ambiente Mogens Jensen in conferenza stampa. 

Gli allevamenti di visone "sono potenziali bombe a orologeria" rileva la Lega Antivivisezione (Lav) commentando la notizia della Danimarca che abbatterà un milione di capi dopo che "nuovi contagi" da coronavirus sono stati "registrati in 41 allevamenti". La Lav rinnova "l'appello al ministro Roberto Speranza per introdurre anche in Italia il divieto all'allevamento di visoni e altri animali per la produzione di pellicce". A fronte della "inarrestabile diffusione del virus Sars-CoV-2 tra i visoni - spiega la Lav - il Governo della Danimarca ha preso atto della inefficacia delle seppur rigide e scrupolose misure di biosicurezza vigenti da mesi, ed è quindi giunto alla decisione di abbattere non solo tutti i visoni presenti nei 41 allevamenti-focolaio, ma anche i visoni stabulati in allevamenti localizzati nell'area dell'epicentro dell'epidemia, ossia un totale di 100 allevamenti con un numero complessivo di almeno 1 milione di animali". La Danimarca, prosegue la nota della Lav, è il secondo paese al mondo per produzione di pellicce di visone, con oltre 17 milioni di visoni stabulati in 1.136 allevamenti. "Ogni allevamento di visoni costituisce un possibile serbatoio del virus Sars-CoV-2 con conseguente rischio di trasmissione secondaria nell'uomo - dichiara Simone Pavesi, responsabile Lav, Area Moda Animal Free - Un virus potenzialmente più pericoloso, dato che, come dimostrato da recenti studi scientifici condotti in allevamenti olandesi con visoni infetti, le condizioni di allevamento intensivo (con migliaia di animali ammassati in piccoli spazi) favoriscono una riproduzione più rapida ed efficiente del virus,con mutazioni ogni due settimane". Da una recente verifica presso tutte le Regioni italiane, la Lav ha rilevato che "oggi in Italia ci sono oltre 60.000 visoni stabulati in 8 allevamenti intensivi in Lombardia (3 tra le province di Cremona e Brescia), Veneto (2 nelle province di Padova e Venezia), Emilia Romagna (2 nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna) e Abruzzo (L'Aquila)". La Lav ricorda che "dal mese di aprile (con i primi focolai negli allevamenti olandesi) sta rappresentando al ministro della Salute Roberto Speranza l'enorme rischio cui i cittadini italiani possono incorrere, e in particolare quelli residenti nelle regioni e province già colpite duramente dalla pandemia".

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