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Caccia: Lipu contro preaperture, si rischia infrazione Ue

Wwf, le deroghe violano le leggi italiane ed europee

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 01 SET - Con la preapertura della stagione venatoria che prenderà il via il 2 settembre in 16 regioni italiane, "è molto concreto il rischio che l'Italia diventi oggetto di una procedura di infrazione europea per la caccia alla tortora selvatica, come accaduto per Francia e Spagna". A lanciare l'allarme è la Lipu, che evidenzia lo stato di salute molto negativo di questa specie aviaria.

"La caccia alla tortora selvatica è autorizzata nonostante le richieste internazionali di moratoria, l'opposizione del ministero dell'Ambiente italiano, il Piano di gestione nazionale della specie che sconsiglia le preaperture, e il parere negativo dell'Ispra. Un'incredibile serie di divieti - evidenzia la Lipu - che le regioni hanno inteso disattendere, a dimostrazione della totale sudditanza culturale e politica nei confronti del mondo venatorio".

Contro le preaperture, in deroga alla legge 157 del 1992 in base a cui la caccia dovrebbe iniziare la terza domenica di settembre, torna a schierarsi anche il Wwf. "Quella che dovrebbe essere una deroga concessa solo in presenza di rigorose e determinate condizioni scientifiche, è ormai una consuetudine.

Le deroghe sono quasi sempre autorizzate in violazione delle leggi italiane ed europee poste a tutela degli animali selvatici e delle aree dove vivono, si nutrono e si riproducono", sottolinea l'organizzazione ambientalista.

Le preaperture quest'anno interessano tutte le regioni a eccezione di Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige. Piemonte e Basilicata sono le regioni con il maggior numero di giornate di caccia in preapertura (8), seguite da Marche (7) ed Emilia-Romagna (5). Oltre alla tortora selvatica si potranno cacciare altre 11 specie: cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia, colombaccio, merlo, alzavola, beccaccino, marzaiola, quaglia e germano reale. (ANSA).

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