Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel Parco Natura Viva fa capolino un wallaby albino

Nel 2017 ricercatori approdano alle Seychelles per 'difendere' testuggini e pipistrelli

Redazione ANSA

Inaugurato il quarantottesimo anno a difesa della biodiversità: hanno riaperto al pubblico le porte del Parco Natura Viva di Bussolengo, il parco zoologico del Lago di Garda che ospita 1500 animali appartenenti ad un totale di 200 specie. E fra le novità nella stagione di chiusura c'è uno wallaby albino che ha fatto capolino dal marsupio della madre.

Nell’epoca che gli esperti hanno ribattezzato la “sesta estinzione di massa delle specie animali”, il Parco conferma l'impegno per conservazione delle specie a rischio di estinzione, attività di ricerca scientifica in grado di alzare costantemente gli standard di benessere degli animali ospitati ed educazione delle nuove generazioni alla salvaguardia di habitat e animali.

CONSERVAZIONE DELLE SPECIE A RISCHIO: NUOVO APPRODO ALLE SEYCHELLES, POI LA MONGOLIA E LA SPAGNA
Sono 16 i progetti di conservazione delle specie a rischio estinzione che il Parco Natura Viva sostiene in situ (nell’habitat originario delle specie) dal Sudamerica all’Asia, passando per il Madagascar. Ma il 2017 è l’anno di un nuovo approdo: i ricercatori sbarcano alle Seychelles e nelle loro attenzioni entrano le testuggini giganti e l’ultima colonia che conta di meno di 50 pipistrelli, che vivono solo sulle isole dell’arcipelago.

Il primo aprile poi la rotta si sposterà in Asia, per sostenere la seconda spedizione italiana in Mongolia, con l’obiettivo di contare i leopardi delle nevi che sopravvivono sulle vette delle cime asiatiche. In autunno si torna in Europa: gli ibis eremita nati lo scorso anno al Parco Natura Viva lasceranno le loro le voliere per essere reintrodotti sulla costa atlantica della Spagna in Andalusia, dove vive l’unica colonia stanziale del nostro continente.

Piccole 'giganti rubate' - Oggi l’isola di Curieuse, la quinta più grande delle Seychelles, ospita il centro di allevamento per le testuggini giganti endemiche dell’arcipelago e la settimana scorsa ha ricevuto 70 nano-microchip per il tracciamento degli esemplari via gps. Mittente il Parco Natura Viva di Bussolengo: è ufficiale la firma all’accordo con Seychelles National Parks Authority, che vede la collaborazione anche di Green Teen Team Foundation, guidata dalla Principessa Theodora Von Liechteinstein. La prima delle misure previste dall’accordo intercontinentale pone un freno ai furti dei piccoli di testuggine gigante destinati al commercio illegale di animali esotici. “Durante un viaggio di ricerca - spiega Caterina Spiezio, responsabile ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo – abbiamo riscontrato che in una sola notte della scorsa estate, sparirono dall’isola di Curieuse 25 piccoli di testuggine gigante delle Seychelles, trafugati direttamente dalla nursery del centro. In una manciata di ore furono vanificati 4 anni di lavoro e perso il 20% degli esemplari allevati sull’Isola, su un totale di 128 individui”. Letteralmente estirpata dalle isole alla fine del 1700 quando i marinai europei scoprirono l’arcipelago, oggi questa specie incontra la nuova minaccia del commercio illegale. Ma oltre alla salvaguardia delle testuggini giganti, nelle azioni di tutela della biodiversità previste dall’accordo intercontinentale c’è anche l’ultima popolazione di meno di 50 individui di pipistrelli delle Seychelles, dei microcrirotteri rimasti a guardare la distruzione delle loro foreste sostituite dalle coltivazioni di cocco. Prima che sia troppo tardi, il Parco Natura Viva di Bussolengo ha voluto garantire un sostegno alla ricerca e alla conoscenza di questa specie tamponando l’emergenza e collaborando con una guida locale ci si recherà presso i siti per effettuare la conta degli individui.

 


Lo wallaby - E’ albino lo wallaby che ha fatto capolino nei primi giorni di febbraio dal marsupio della sua mamma, grigia come tutte altre femmine della colonia ospitata al Parco Natura Viva di Bussolengo. Del piccolo si intravedono appena il musetto roseo e gli occhi rossi, che ancora si confondono tra il candore del pelo bianco-latte. Ma se generalmente l’albinismo è un fatto raro e straordinario, in questo caso c’erano le possibilità che questo si manifestasse: il maschio dominante della colonia di wallaby era esso stesso albino. “L’albinismo è determinato da un’anomalia genetica che causa l’assenza di pigmentazione e che in natura non avrebbe chance di sopravvivenza”, spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva. “Nel caso degli wallaby infatti, il verde intenso delle foreste australiane di eucalipto in cui vive questa specie, non potrebbe nasconderli dai predatori, rendendoli una preda sin troppo facile”.

I nandù - Durante la stagione di chiusura è tornata una vecchia conoscenza al Parco Natura Viva di Bussolengo: un maschio e una femmina di nandù sono arrivati dallo zoo Duisburg e hanno costituito il primo mix-ehibit (reparto misto) dell’area dedicata al Sudamerica, insieme alla famiglia dei tapiri già inquilina del reparto. Più grande tra gli uccelli non volatori del continente americano, i nandù hanno abbandonato l’attitudine al volo, molto dispendiosa dal punto di vista energetico, per un’altra strategia di sopravvivenza: diventare talmente grandi da entrare difficilmente nelle attenzioni dei predatori. Insieme agli struzzi africani, ai casuari della Nuova Zelanda, e agli emù australiani, i nandù completano la collezione zoologica dedicata ai grandi uccelli non volatori.

Formichiere gigante e cercocebo dal ventre dorato - A completare il mix-exhibit con nandù e tapiri arriveranno presto il formichiere gigante, considerato da IUCN il mammifero più a rischio del Centro America e il cercocebo dal ventre dorato, primate originario del Congo di cui si hanno conoscenze scientifiche insufficienti a fronte di un decremento registrato in natura.



RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA