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Antilope saiga decimata da virus killer in Mongolia

Wcs, morti 2.500 esemplari, un quarto della popolazione

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 08 FEB - Si teme per la sorte di una particolare specie di antilope, la saiga tatarica, che vive ormai in poche aree di Russia, Kazakistan e Mongolia. Wildlife Conservation Society (Wcs) lancia l'allarme perché c'è un virus killer che sta decimando la popolazione di questa antilope nella Mongolia occidentale: negli ultimi due mesi, afferma l'organizzazione, sono morti circa 2.500 esemplari, pari a un quarto della popolazione. Una epidemia ancora più grave perché colpisce una sottospecie unica di saiga delle province mongole di Gobi-Altai e Khovd.

La causa della moria di antilopi è un virus del bestiame noto come "peste dei piccoli ruminanti". Secondo gli scienziati il virus è stato trasmesso alla saiga mongola da capre e pecore che vivono nelle stesse aree nel mese di settembre. "La situazione è tragica ed estesa", dice senza mezzi termini Amanda Fine, veterinaria e direttore associato del WCS Wildlife Health Program in Asia. "Questo evento può potenzialmente produrre conseguenze catastrofiche a cascata su tutto l'ecosistema.

Potrebbero essere contagiati anche stambecchi e argali (una specie di pecora selvatica, ndr) e i già rari leopardi della neve potrebbero subire gli effetti di una diminuzione delle prede".

A livello globale, afferma Wcs, si è verificato un drammatico declino della popolazione di saiga, del 90% negli ultimi decenni, anche a causa del bracconaggio. Le corna di queste antilopi sono infatti usate nella medicina tradizionale. (ANSA).

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