Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sta bene l'unico avvoltoio reale indiano nato in Europa

Nato al Parco Natura Viva prima dell'estate, specie a rischio

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 04 OTT - È fuori pericolo il "pulcino" di avvoltoio reale indiano nato al Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) prima dell'estate, unica nascita d'Europa. La sua specie è inserita nella lista rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) fra quelle "criticamente minacciate" di estinzione. La notizia è arrivata nel corso del VII Convegno nazionale della ricerca scientifica nei parchi e nelle aree protette che si è concluso oggi.

"L'avvoltoio reale indiano è molto raro non solo in India e nel Sud-est asiatico, dov'è in corso una vera e propria carneficina", spiega il Parco di Bussolengo, "ma anche in ambiente controllato: insieme alla sua mamma e al suo papà in Italia, il numero di esemplari ospitati nei parchi zoologici del mondo è di appena 17 esemplari".

La sopravvivenza del piccolo è frutto di un delicato lavoro di monitoraggio dell'uovo, della schiusa e dei primi mesi di allevamento che ora sono parte della letteratura scientifica.

Questa specie di avvoltoio, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva, si nutre di animali morti e "quando ci si accorse che nel suo habitat naturale morivano milioni di esemplari uno dopo l'altro, le analisi post mortem non lasciarono dubbi: il diclofenac, medicinale antinfiammatorio con il quale viene tuttora trattato il bestiame d'allevamento, decreta la morte per avvelenamento degli avvoltoi che si nutrono dei loro cadaveri". Le popolazioni di questo avvoltoio sono diminuite del 91% dal 1990 ad oggi. Ecco perché, sottolinea il ricercatore, l'imperativo è costituire una riserva genetica in ambiente controllato, in grado di strappare questa specie dalla definitiva scomparsa. "Il nostro compito è di avviare una collaborazione che coinvolga Iucn ed Eaza, l'Associazione europea degli zoo e degli acquari".(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA