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Colonie di api diminuite del 12% lo scorso inverno

Studio, i più colpiti in Europa sono Regno Unito e Spagna

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Le popolazioni di api mellifere sono messe sempre più a dura prova, non solo dai pesticidi ma anche dalle alterazioni del clima. Lo scorso inverno le colonie di api sono diminuite del 12%, in particolare nel Regno Unito e in Spagna, forse anche a causa di temperature più basse in primavera ed estate.

Il dato arriva dai risultati preliminari di uno studio internazionale dell'associazione Coloss, con base all'Università di Berna, condotto in 29 Paesi europei e del bacino del Mediterraneo su circa 400 mila colonie. Gli apicoltori hanno dichiarato che l'11,9% di queste colonie non è sopravvissuta all'inverno.

Il declino è variato rispetto all'anno scorso, osserva uno dei ricercatori, quando la mortalità più alta si era registrata nell'Europa centrale e nei Paesi orientali. Quest'anno invece le perdite maggiori si concentrano nei Pesi occidentali e settentrionali, con la Spagna che comunque primeggia, come l'anno scorso. Le perdite sono dovute principalmente a problemi con l'ape regina, ma i motivi possono essere molteplici. ricercatori evidenziano ad esempio che il periodo tra marzo e luglio dello scorso anno è stato più freddo in Norvegia, Scozia, Svezia, Danimarca, Irlanda, con temperature media tra i 12,8 e i 14,4 gradi. Questo potrebbe aver avuto effetti negativi sullo sviluppo delle colonie.

Gli Sos per le api si moltiplicano. Un altro recente studio ha messo in luce che dei pesticidi (neonicotinoidi) largamente usati in alcune colture agiscono involontariamente da "contraccettivo" per questi insetti perché uccidono quasi il 40% dello sperma dei fuchi.

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