Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Quasi 2 milioni di trofei animali su mercato in dieci anni

Rapporto Ifaw, 200 mila appartenevano a specie minacciate

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Sono quasi due milioni i trofei animali finiti sul mercato e venduti tra diversi Paesi del globo nel decennio 2004-2014: di questi almeno 200 mila appartenevano a specie minacciate da estinzione. È quanto emerge da un rapporto dell'International Fund for Animal Welfare (Ifaw) su dati Cites, la Convezione sul commercio internazionale di specie della fauna e della flora in via d'estinzione.

La maggior parte della domanda di questi trofei (il 97%) arriva da soli 20 Paesi, con gli Stati Uniti che si piazzano al primo posto tra gli importatori: pesano per il 71% sulla domanda, circa 15 volte di più delle nazioni che lo seguono, ovvero Germania e Spagna (entrambe al 5%). Il caso del leone Cecil, ucciso quasi un anno fa nello Zimbabwe, è emblematico del trend che interessa particolarmente gli Usa. Gli americani sono responsabili per almeno la metà di tutti gli 11 mila leoni africani uccisi per trofeo nell'ultimo decennio. I Paesi della top 20 importano i loro trofei prevalentemente da Canada (35%), Sudafrica (23%), Namibia (11%). In cima c'è l'esportazione dal Canada agli Usa e poi quella da Paesi africani agli Usa.

L'analisi rivela anche che tre delle cinque specie a rischio dei "Big Five" africani (elefante, leopardo e leone) sono fra le sei specie minacciate più richieste e vendute. Al top delle specie minacciate più uccise per trofeo c'è l'orso nero americano (oltre 93 mila esemplari tra 2004 e 2014).

La caccia ai trofei animali è un'attività essenzialmente da uomini ricchi: non servono infatti grosse competenze ma denaro in quantità. Il dentista del Minnesota Walter Palmer sborsò 54 mila dollari per uccidere il leone Cecil. Per un rinoceronte bianco ne servono almeno 125 mila. Questo "sport" sta prendendo piede anche tra le donne. Tra 2006 e 2011 il numero delle americane dedite a questo tipo di caccia è salito del 20%.

Nell'ultimo anno è aumentato il numero di compagnie aree che ha deciso di bandire il trasporto dei trofei. Tra queste British Airways, Emirates, Etihad, Iberia, Klm, Qatar Airways, Quantas, Virgin Atlantic.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA