ROMA - Se sono "innamorati" i panda giganti accoppiati in cattività hanno più probabilità di avere cuccioli.
È la conclusione a cui è giunta una ricercatrice dello zoo di San Diego che stava studiando con un team i panda in cattività presso la Chengdu Panda Base, parte del China Conservation & Research Centre for the Giant Panda.
Meghan Martin-Wintle, autrice dello studio, ha osservato che molte coppie di panda scelte per accoppiarsi in cattività per via di un favorevole match genetico (per assicurare diversità alla prole) non hanno in realtà prodotto gli effetti sperati.
Tali esemplari spesso risultavano perfetti sul piano del Dna ma senza alcun feeling, tanto da ringhiarsi e rincorrersi a vicenda. Le femmine preferivano restare sedute piuttosto che flirtare con i maschi e questi facevano di tutto tranne che tentare di accoppiarsi. Quando invece capitava che la coppia di panda "si piaceva" le cose cambiavano, spiega la ricercatrice: gli animali producevano suoni particolari, veri e propri richiami d'amore.
Quindi Martin-Wintle e i suoi colleghi hanno spostato le loro osservazioni in un altro centro per la conservazione dei panda, a Sichuan. In questo sito di ricerca i panda avevano la possibilità di vedersi e odorarsi a vicenda e i ricercatori tenevano conto di eventuali attenzioni reciproche nel formare le coppie a scopo riproduzione. Gli scienziati hanno osservato che l'accoppiamento aveva più chance di successo quando entrambi gli esemplari della coppia avevano mostrato interesse nei confronti dell'altro, o anche se c'era stato interesse solo da parte di uno dei due. Le femmine che si erano accoppiate avevano il doppio della possibilità di dare alla luce dei cuccioli se per il partner c'era stato un interesse rispetto a un accoppiamento "freddo" deciso solo sulla base di un match di Dna.
Una scoperta che per gli scienziati potrebbe aprire nuove opportunità per favorire una migliore conservazione della specie.