Il Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (Undp) ha
raccolto 60 milioni di dollari di aiuti alimentari per lo
Zimbabwe, alle prese con la più grave siccità degli ultimi 25
anni che sta colpendo coltivazioni e allevamenti mettendo a
rischio la sussistenza degli abitanti. Obiettivo dell'Undp è
arrivare a raccogliere 130 milioni di dollari, ma la cifra
potrebbe non bastare per far fronte all'emergenza.
In settimana il vicepresidente dello Zimbabwe, Emmerson
Mnangagwa, ha infatti annunciato che il Paese ha bisogno di un
miliardo e mezzo di dollari di aiuti. Nel Paese, un tempo
conosciuto come il granaio dell'Africa del Sud, ci sono tre
milioni di persone che necessitano di aiuti alimentari urgenti
nelle province rurali, ha detto Mnangagwa. Nella parte
meridionale della nazione la siccità ha spazzato via oltre il
70% dei raccolti e ha portato al decesso di oltre 16mila capi di
bestiame.
A causare la siccità è il fenomeno climatico periodico El
Nio, il più intenso degli ultimi decenni, che dall'anno scorso
sta colpendo duramente anche altri Paesi dell'Africa meridionale
come il Botswana e il Sudafrica, dove la produzione di mais
quest'anno è attesa in ulteriore calo del 25% e il prezzo del
cereale sta salendo vertiginosamente.
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