"La posizione dell'Egitto sul trattato di pace con Israele è legata allo sviluppo degli eventi e agli interessi nazionali": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry in una intervista a Sky news, accusando Israele di "distorcere i fatti" riguardo alle responsabilità dei mancati aiuti a Gaza e l'apertura dei valichi.
"L'Egitto ha costantemente chiesto la fine dell'operazione militare israeliana a Gaza e il permesso di far affluire gli aiuti umanitari senza ostacoli nella Striscia - ha detto il ministro -. È inaccettabile esporre al pericolo i camion degli aiuti e coloro che ci lavorano", ha detto, richiamando Israele e l'intera comunità internazionale a "fermare le operazioni militari al valico di Rafah lungo il confine con l'Egitto".
"Le affermazioni israeliane riguardo al coordinamento con l'Egitto nelle operazioni militari a Rafah sono infondate - ha aggiunto - . Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha istituito un meccanismo per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e Israele deve rispettarlo". Inoltre, "dopo aver conquistato la parte palestinese di Rafah, Israele ha ora il pieno controllo sul confine con l'Egitto per la prima volta da quando ha ritirato i suoi soldati e coloni dalla Striscia nel 2005".
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