In un'intervista alla radio militare il ministro per la sicurezza interna Gilad Erdan ha denunciato oggi "la campagna organizzata dall'estrema sinistra" a favore della studentessa.
Ha poi precisato che potrebbe rivedere la sua decisione "se la ragazza dichiarasse in maniera esplicita che la politica del boicottaggio è errata". Da parte sua il rettore dell'ateneo di Gerusalemme, Barak Medina, ha ribadito che le università sono notoriamente il posto dove idee diverse si confrontano in maniera libera. Ha quindi denunciato "la decisione arbitraria" del ministro Erdan di negare il permesso di ingresso ad al-Qassam, giunta peraltro in Israele con un visto regolare. La sua iscrizione all'Università di Gerusalemme dimostra, a suo parere, che essa non boicotta affatto Israele. Il rettore ha detto infine di temere che "una misura estrema" verso al-Qassam potrebbe rappresentare un precedente e scoraggiare in definitiva altri studiosi e studenti stranieri dal frequentare la sua università. (ANSAmed).
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