A interrompere tutto ciò - come riporta il quotidiano Il Piccolo - non è stato soltanto la scarsa competitività dei modelli, quanto la bancarotta decisa dal Tribunale di Kragujevac. La sentenza ha però soltanto sancito il fatto che la Zastava Avtomobili era schiacciata da 330 milioni di euro di debiti rispetto a un valore aziendale di 5,25.
I giudici hanno preso atto di un declino inarrestabile, cominciato nel 2008 quando la Fiat e il governo serbo crearono una joint venture che portò alla avviata Avtomobili Srbija che prendeva della vecchia Zastava macchinari e beni immobili.
Un rapporto, quello con il gruppo italiano, cominciato ancor prima, quando la Zastava produceva su licenza della Fiat vari modelli. Non la Yugo 45, della quale furono fabbricati 4,3 milioni di esemplari, esportata anche in 76 Paesi. Erano anni d'oro: prima della guerra balcanica la Zastava occupava 13.500 dipendenti. Poi la guerra, e infine, nel novembre 2008, l'ultima auto prodotta prima che la Fiat ne rilevasse i macchinari: una Yugo 45.
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