(ANSAmed) - ASWAN, 20 FEB - Si apre questa sera ad Assuan, in
Alto Egitto, la prima edizione del Festival del Cinema delle
Donne (20-26 febbraio 2017). Presieduta da Mohamed Abd El Khaled
e diretta da Hassan Abou El-Ela, la rassegna propone in tutto 32
pellicole provenienti, fra l'altro, da Egitto, Grecia, Spagna,
Croazia, Marocco, Tunisia, Francia, Algeria, Iraq, ma anche
Germania, Russia, Cina, Russia, Romania e Azerbaigian e mira ad
affrontare la tematica femminile a tuttotondo anche grazie a
incontri, conferenze e workshop. Tema di questa prima edizione,
sarà la violenza di genere.
Diversi i film italiani selezionati da Ahmed Al Hassouna, già
direttore della Settimana della Critica al Festival del Cinema
del Cairo, che - grazie alla collaborazione con il Centro del
Corto di Torino e l'Istituto Italiano di Cultura al Cairo - ha
selezionato 4 corti - tutti in competizione - e L'accabadora di
Enrico Pau, in gara tra i lungometraggi. A rappresentare le
giornate dedicate ai cortometraggi italiani sarà la giovane
regista Cristina Picchi, che introdurrà la proiezione del suo
Champ des Possibles, per poi incontrare i giovani talenti
egiziani ammessi ai laboratori organizzati dal Festival. Gli
altri titoli in competizione, sempre nella sezione corti, sono:
Bellissima di Alessandro Capitani (premio David di Donatello
2016); Bagni di Laura Luchetti, Il Silenzio di Ali Asgari e
Farnoosh Samadi.
A inaugurare il Festival, questa sera alla presenza del
ministro della Cultura, Helmy al Namnam e del governatore di
Assuan, Magdy Hegazy, sarà Leila The Bedouin (1938) scritto,
diretto e interpretato da una delle pioniere del cinema
egiziano, Bahija Hafez, venuta a mancare nel 1983.
A chiudere la rassegna sarà invece Dalida, con cui la regista
Lisa Azuelos racconta la vita della cantante e attrice, Jolanda
Gigliotti, nata al Cairo negli anni '30 in una piccola comunità
di immigrati italiani, e divenuta molto nota negli anni'60. Un
film che vede tra i protagonisti molti attori italiani, tra cui
Sveva Alviti nel ruolo della protagonista e Riccardo Scamarcio
in quello di Luigi Tenco. (ANSAmed).
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