(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 29 OTT - E' stato il
pioniere della cucina molecolare, ha creato 1.846 pietanze,
sostituendo la carta per un menù degustazione con prodotti e
tecniche all'avanguardia, frutto di 4.000 ore dedicate al
processo creativo. Dall'apertura de elBulli nel 1987, alla sua
chiusura, tre anni fa. Lo chef Ferran Adriá è protagonista
dell'esposizione 'Auditando el processo creativo' che da oggi al
prossimo 1 marzo lo Spazio Fondazione Telefonica di Madrid
dedica al padre dell'innovazione culinaria spagnola, ritenuto da
molti il migliore chef al mondo. Un percorso su oltre mille
metri quadrati, la più grande esposizione finora dedicata
all'innovazione e ai meccanismi della creatività nella sua
gastronomia, attraverso 114 disegni sull'evoluzione della sua
cucina fino all'attualità, 14.000 pagine catalogate, con
appunti, bozzetti, proiezioni audiovisive, animazioni, tutto
quello che costituisce il linguaggio 'bulliano', fino alla
ricreazione della cucina e della sala da pranzo de elBulli, il
ristorante nella cala di Montijoi, chiuso nel 2011, il cui
spirito sopravvive nella elBullifoundation.
"Sono stati tre anni molto difficili", ha riconosciuto lo chef
nel presentare l'esposizione ai media. Nel frattempo, è morto
suo padre e oggi "c'è tutta la polemica aperta con gli
ecologisti. Abbiamo chiuso elBulli per avere una vita con meno
problemi e ci spuntano da tutte le parti". Ma Adriá guarda
avanti, al piatto forte che sarà elBulli1846, il centro di
ricerca che sorgerà al posto de elBulli, il cui inizio dei
lavori è previsto per il 17 novembre, ma che è accompagnato da
roventi polemiche da parte delle associazioni ambientaliste e
degli abitanti del luogo. Il governo regionale catalano ha
previsto infatti una legge 'ad hoc', per la destinazione dei
terreni ceduti ad Adriá nella baia di Montijoi nel parco
naturale di Cap de Creus, con deroga ai vincoli imposti dalla
legislazione ambientale e paesaggistica, che ha fatto insorgere
gli ecologisti.
"Quello che è accaduto in Spagna dal 1994 al 2001 è stata una
tappa storica unica, un'autentica rivoluzione ed è irripetibile
- ricorda -soprattutto nel mondo tanto competitivo, pazzo e
globalmente interconnesso nel quale viviamo".
E se elBulli non esiste più, resta lo spirito, il nuovo centro
di lavoro creativo creato a Barcellona, dove a partire da marzo
ci saranno 70 persone al lavoro, e l'obiettivo fissato per il
settembre 2016, con l'apertura de elBulli1846, il centro di Cap
de Creus, dove - salvo imprevisti - saranno offerte "attività
uniche intorno al mangiare", non più di venti in tutto l'anno,
per 25 persone ognuna: un totale di 500 fortunati eletti da
Ferran Adriá e la sua squadra. Oltre alla Bullipedia, il grande
progetto dello chef catalano, che punta a diventare il punto di
riferimento scritto della gastronomia mondiale.
Nell'attesa, i palati più esigenti potranno ispirarsi alla
teoria del processo creativo proposta dalla Fondazione
Telefonica. "Ci sono diversi modi di vedere l'esposizione -
assicura lo stesso Adriá - Ci saranno persone che verranno per
divertirsi e passare un buon momento, perché da un punto di
vista estetico la mostra è molto ben curata. Ma verranno anche
visitatori interessati all'innovazione e alla gastronomia, che
potranno vedere tutta la metodologia con la quale abbiamo
lavorato in questi ultimi tre anni", conclude.(ANSAmed).
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